L'"inesperienza" dei Cinquestelle li fa scegliere ottimi candidati

 Non si può dire che il Movimento Cinque stelle non sappia “pescare” in ottimi vivai quando deve scegliere e proporre nomi tecnici. L’ultimo in ordine di tempo (poche ore fa) quello del professor Alberto Maria Benedetti, genovese, docente di Diritto privato a Giurisprudenza, nell’Ateneo genovese. Benedetti è stato il più votato sulla piattaforma Rousseau per andare al Consiglio superiore della Magistratura.
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Dicevo ottimo vivaio. Alberto Maria Benedetti che da poco ha concluso il suo mandato come presidente del Corecom ligure, proviene dal vivaio dei “giovani giuristi genovesi” cresciuti alla scuola dei professori Tarello, Uckmar, Rodotà, Ferrarini, Trimarchi e emersi prepotentemente negli anni Ottanta. Una scuola che ha visto tra le più quotate e autorevoli guide il professor Vincenzo Roppo direttore della cattedra di Diritto Civile, e Guido Alpa che si è trasferito a Roma e viene considerato il maestro dell’attuale presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Buona scuola, ottimi allievi.
Bene. I Cinquestelle, quindi, dimostrano che nonostante la loro “inesperienza” come amano sottolineare gli oppositori, sanno scegliere senza preoccuparsi più di tanto delle radici politiche dei loro prescelti.
Il caso di Benedetti lo dimostra. Il professore fu chiamato al Corecom dal governatore Burlando (Pd), ma è sempre stato molto indipendente. Un vero giurista al servizio del suo incarico.
E questo fa sperare bene.