Di finto non c'è stato nulla. Una serata con tanta comocità e altrettante emozioni. E' stata quella che ha firmato il ritorno a casa di Maurizio Lastrico in un vero e proprio bagno di folla per applaudire l'attore partito da Sant'Olcese e oggi ai vertici del panorama nazionale grazie a cabaret, cinema, teatro e straordinaria improvvisazione.
Il suo segreto? "Oltre al talento, la capacità di restare sempre il ragazzo della porta accanto senza mai dimenticare le origini" rimarca il sindaco Armando Sanna davanti a centinaia di persone, accorse alla festa di Croce Rossa, organizzata a Vicomorasso, per applaudire il talento che lì riceve dal primo cittadino le chiavi del paese.
Lui non si sottrae, regala vere e proprie emozioni supportato anche dall'amico Enzo Paci. Ricorda il passato, parla del futuro e propone l'inedito Titanic in genovese: "Vorrei portarlo alla festa di Costa Crociere sabato prossimo, ma forse è meglio di no". Insomma, freno a mano tirato mai. Tanto meno a casa sua.
Ai microfoni di Primocanale risponde anche al parallelo con Gilberto Govi. Decenni più tardi sei riuscito a portare fuori dai confini il dialetto ancora con più forza rispetto al grande monumento del teatro? "Tempi differenti. Non è più l'epoca delle commedie e comunque il genovese fatica a uscire dai confini. Invece, il nostro modo di fare e di affrontare la vita resta molto apprezzato".
Tuttavia, il momento più toccante, Maurizio Lastrico, lo vive proprio a inizio serata quando, a sorpresa, l'intera giunta comunale, accanto a lui, chiama sul palco anche la mamma dell'attore che riceve un mazzo di fiori ricordando le fatiche di crescere un figlio con l'ambizione, ma nessuna certezza, di fare l'attore. E' lo stesso Maurizio Lastrico che scende nella platea all'aperto e prende per braccia la madre. Davanti alla sua gente, il ragazzo di Sant'Olcese oggi diventato uomo non trattiene la commozione: "Se sono arrivato qui è grazie a lei che si è spaccata la schiena per me con sacrifici e rinunce": Nessuna finzione, tutta roba vera.
E il popolo d'alta Valpolcevera applaude quell'artista che mai ha dimenticato gli amici. La serata va avanti con saluti, selfie e strette di mano senza copione fino a tarda notte. La targa a corredo delle chiavi con cui potrà governare il paese recita: "Per aver portato l'allegria e il buonumore della gente di Sant'Olcese sui palchi e nelle case di tutta Italia".
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La grandezza di Maurizio Lastrico: "Se sono arrivato fin qui, lo devo a mia mamma"
L'attore commosso riceve le chiavi di Sant'Olcese dal sindaco
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