cronaca

L'invito a Salvini: "Difenda il modello di sviluppo che abbiamo costruito"
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Bloccare grandi opere e chiudere Ilva significa condannare l'Italia ad un futuro di decrescita (non felice) e marginalità in Europa",
A scriverlo su Facebook è il governatore della Liguria Giovanni Toti.


"Oggi un post dei 5 Stelle proietta un'ombra sinistra sul futuro dell'Italia: fine delle grandi opere, definite inutili e addirittura dannose, e chiusura dell'Ilva, ovvero della siderurgia nel nostro Paese. Parole che mettono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro e pregiudicano un futuro di crescita per l'Italia" prosegue Toti.  

E' lo stesso presidente della Regione a fare un appello al leader della lega Matteo Salvini: "Chiedo all'amico Salvini, oggi in procinto di varare un Governo con il M5s, di difendere quel modello di crescita e di sviluppo che abbiamo immaginato e costruito insieme in molte campagne elettorali, a partire proprio dalla Liguria" . 


E sull'Ilva aggiunge: "Nessuno può ipotecare il nostro futuro. L'acciaio è un settore fondamentale per una potenza industriale come la nostra e le grandi opere sono indispensabili per dare competitività al nostro sistema produttivo. Continuerò - conclude Toti - a ripeterlo e da presidente della Liguria mi batterò in ogni modo perché Ilva resti un elemento centrale dello sviluppo di Genova, della regione e del Paese intero e perché le grandi opere, dal Terzo Valico alla Torino-Lione, vengano realizzate al più presto per garantire competitività al sistema portuale della Liguria, snodo centrale della crescita dell'intero nord ovest".


Ma l'ipotesi di chiusura dell'Ilva propspettata dal M5s ha provocato reazioni anche da parte dell'attuale ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda. "Siamo disponibili a convocare immediatamente il tavolo con azienda e sindacati per chiudere l'accordo ed evitare la più grossa deindustrializzazione degli ultimi decenni. La decisione di chiudere l'Ilva - prosegue una nota diffusa dal ministro - rende evidente perché il Governo aveva presentato alle parti sociali una proposta di accordo per consentire di completare il trasferimento a AmInvetco, mettere in sicurezza i posti di lavoro e i 2,4 milardi di euro di investimenti privati per tecnologie e ambientalizzazione. Speriamo che le sigle sindacali che auspicavano la chiusura dell'accordo con il nuovo Governo capiscano che questa strada è chiusa" conclude la nota