Alla fine la parola definitiva alla questione dell'autoproduzione, che nei giorni scorsi aveva portato in piazza i lavoratori portuali italiani, è arrivata dall'Autorità di sistema del Mar Ligure occidentale che, nelle prossime ore, trasmetterà a tutti gli operatori una nota in cui verrà chiarito che allo stato, nel Porto di Genova, non è autorizzata alcuna autoproduzione di operazioni di messa in sicurezza delle merci sulle navi (rizzaggio e derizzaggio) da parte del vettore marittimo.La decisone al termine del tavolo che ha riunito, a Palazzo San Giorgio, i rappresentanti della capitaneria di porto, dei terminalisti, di Assagenti, dei sindacati e della Compagnia unica per un incontro che era stato richiesto dai sindacati al termine della mobilitazione di venerdì.
Dopo un lungo confronto fra le parti, quindi, è stato deciso che l'AdSP provvederà a trasmettere la nota nella quale verranno, anche, richiamati i vigenti obblighi di fornitura di manodopera ai "camalli" della Compagnia unica, al fine di garantire numeri, orari e specializzazioni dei lavoratori necessari allo svolgimento delle operazioni portuali nei tempi richiesti. Soddisfatti anche i sindacati che vedono messe per iscritto le loro richieste ma che, comunque, continueranno a monitorare la situazione.
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