cronaca

Salvetti: "Siamo al Medioevo". Il sindaco di Celle: "Torniamo a due corsie"
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 "Siamo al Medioevo. Occorre subito un tavolo ministeriale con la Prefettura, perché qui è questione di sicurezza dei cittadini. In questi casi deve scattare immediatamente un piano, come per le alluvioni". Consumatori sul piede di guerra dopo l'ennesimo pomeriggio di caos a Ponente generato da un tir ribaltato in A10 tra Varazze e Arenzano. A parlare è Stefano Salvetti, presidente di Adiconsum Liguria: "I nodi vengono al pettine, basta un piccolo incidente per intasare tutto il circuito. Serve un sistema organizzato, questa situazione va sbloccata".

Odissee che si ripetono con cadenza pressoché quotidiana. Il giorno precedente Genova era rimasta bloccata per ore a causa di una cisterna di traverso sull'autostrada in direzione Ponente, tra Aeroporto e Pegli. Migliaia di persone in coda. "Ad averlo saputo, non mi muovevo nemmeno". Già, la comunicazione. "Abbiamo app e smartphone, i messaggi arrivano in un nanosecondo - incalza Salvetti -. Eppure non si riesce a segnalare per tempo quando c'è un problema. Deve scattare un meccanismo immediato, come per le alluvioni". Un altro esempio? L'isolamento reciproco tra diversi concessionari. Ciò che avviene in A12 tra Genova e Sestri Levante (tratto gestito da Autostrade) non viene mai segnalato tra Sestri e La Spezia (gestito da Salt). E viceversa.

Insomma, soluzioni concrete per mettere una pezza. Anche potenziare il trasporto ferroviario è una di queste, ricorda Salvetti. Anche se poi i problemi maggiori sono strutturali. "È che qui, tra Genova e Savona, passa un numero di tir incredibile", dice Renato Zunino, sindaco di Celle Ligure. Il suo comune ci si è trovato in mezzo infinite volte. L'autostrada viene chiusa, tutto il traffico (anche pesante) si riversa in Aurelia. E un tranquillo paese di riviera si trasforma in un inferno di camion fermi. "Io continuo a dire che forse, dopo Albisola, bisognerebbe tornare ad avere due corsie di marcia più quella d'emergenza", è la proposta del sindaco. In pratica un ritorno all'antico. "Questo potrebbe creare rallentamenti, ma forse risolverebbe qualcosa", visto che queste curve - nonostante il tutor - restano tra le più strette e pericolose d'Italia.

Tutti ad aspettare il Terzo Valico, che promette di togliere le merci dall'asfalto per metterle sui binari. Ma intanto la Liguria sta perdendo la pazienza. "Non può essere questa la normalità - sbotta Zunino -. Bisogna che tutti gli enti ci si mettano, anche la Regione. Serve un tavolo con gli enti locali e Autostrade, che teoricamente si mostra disponibile, ma in concreto non riusciamo a parlarci".