E' iniziata la procedura per l'affidamento a privati dei 5 bacini di carenaggio del porto di Genova, attualmente gestiti da Ente Bacini, società pubblica controllata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e partecipata dagli operatori del settore. L'iter per arrivare all'assegnazione della concessione relativa all'intero compendio (5 vasche oggi affidate a diversi soggetti privati sulla base di singole autorizzazioni temporanee) era stato avviato nel 2015 dall'allora Autorità portuale guidata da Luigi Merlo ma la lunga trafila burocratica intervallata dalla 'riforma Delrio' e dalla conseguente trasformazione delle Autorità portuali in Autorità di Sistema Portuale è giunta solo adesso nella sua fase finale.
Sull'edizione di oggi della Gazzetta Ufficiale Europea è stato infatti pubblicato dall'Authority di Genova un bando di concessione per "il servizio dei cinque bacini di carenaggio e delle relative infrastrutture nel porto di Genova, quale servizio di interesse generale con facoltà di uso esclusivo, per anni 25, alle condizioni specificate negli atti di gara. La concessione - si legge nel documento - sarà costituita da un lotto unico in quanto la gestione unitaria dei bacini consente lo sfruttamento di economie di scopo e di scala (anche in termini di servizi comuni) altrimenti non realizzabili, oltre a consentire il raggiungimento dell'equilibrio economico in caso di eventuale crisi di uno dei segmenti serviti, anche ricorrendo alla flessibilità nell'utilizzo degli impianti". Il valore complessivo del contratto è stimato in 187 milioni di euro e le offerte potranno pervenire all'Authority entro le 12 del 21 maggio 2018.
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