Prima quasi dieci ore di attesa per una barella, poi altre cinque per trovare un catetere e infine altre ore ancora per potersi misurare la pressione visto che gli strumenti non funzionavano. E’ questa la disavventura capitata a una signora di 82 anni che si è dovuta recare al pronto soccorso dell’ospedale San Martino per delle cure.E’ il figlio a raccontare la giornata: “Mia madre è arrivata al pronto soccorso alle 3.30 della mattina, alle 13 è stata messa nella barella. Poi l’hanno portata nel reparto di medicina d’urgenza. Qui una volta arrivata l’hanno prima fatta attendere in corridoio e poi dietro una tendina dove c’erano almeno altre dieci persone, tutte oltre gli 80 anni”
Un problema che appare strutturale ma non solo, dal racconto emerge anche un problema di mezzi in dotazione. “Per oltre cinque ore il personale ha cercato di recuperare un catetere per mia madre – prosegue il racconto - e da ore però non riescono a prenderle la pressione. Gli strumenti di misurazione infatti non funzionano, e gli infermieri stanno girando tutto l’ospedale per trovarne uno funzionante”.
Ma Rocco, questo il nome del figlio dell’anziana, ci tiene a precisare un aspetto non di secondo piano: “Il personale sanitario in queste ore si è impegnato al massimo e ha trattato benissimo mia madre e gli altri pazienti. Il problema riguarda altre sedi e altre istituzioni” conclude l’uomo.
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