cronaca

Il bilancio della notte più lunga. A Sanremo rissa in centro
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Solo sette persone in ospedale con ferite da botti e petardi, ma decine per l'abuso di alcol, tra cui anche ragazzini minorenni. È il bilancio della notte di Capodanno in Liguria, che si è conclusa senza particolari danni dovuti alle esplosioni ma con un crescente allarme che riguarda i giovanissimi. 

Per quanto riguarda i botti, il caso più grave si registra a a Pietra Ligure dove poco dopo la mezzanotte un 50enne è rimasto lievemnete ferito a un occhio a causa dello scoppio di un petardo da lui stesso acceso. Immediatamente soccorso dal personale del 118, l'uomo è stato trasportato in codice giallo all'ospedale per i controlli del caso. Fortunatamente per lui non rischia di perdere la vista dall'occhio ferito. Un altro caso in piazza de Ferrari a Genova dove un uomo è stato trasportato all'ospedale per una ferita a una gamba. Tra i feriti anche una diciassettenne trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena per un trauma sonoro causato dallo scoppio di un petardo: guarirà in pochi giorni. 

Un trentanovenne si è ustionato alla mano sul lungomare di Arenzano a causa di un fumogeno: prognosi di 12 giorni. Un trentenne ha riportato un ustione guaribile in 20 giorni ad una mano. A causa di un fuoco d'artificio una tettoia è andata in fiamme sul lungomare di Camogli. Diversi i roghi a cassonetti della spazzatura. E il rumore dei botti è stata anche la causa della fuga di un cane: la segnalazione al centralino della polizia municipale è giunta prima di mezzanotte dalle vie di Rivarolo. L'animale è poi stato ritrovato.

Ma numerosi sono stati gli interventi del 118 per abuso di bevande alcoliche. A Bussana, frazione del comune di Sanremo, un uomo a causa dell'alto tasso alcolemico è caduto da un muretto e ha avuto necessità delle cure del personale sanitario: un po' di dolore e di confusione ma nulla di più. All'ospedale Galliera di Genova sono state ricoverate, secondo il primario Paolo Cremonesi, ben 16 persone per intossicazione da alcol, tra cui anche due minorenni.

La notizia non sorprende ma allarma il primario di alcologia dell'ospedale San Martino Gianni Testino: "Il consumo di alcol nei minori è confermato dalle statistiche che parlano del consumo di alcol fra il 5% dei ragazzi fra gli 11 e i 15 anni e del 30% fra i 16 e i 17 anni. E' bene ribadire che l'alcol a quella età provoca gravi danni perché il fegato non è ancora in grado di eliminare l'etanolo"

Da segnalare poi due giovani che sono rimasti feriti in una rissa avvenuta verso le 5 nel centro di Sanremo, ricoverati in ospedale. La vicenda è ancora in corso di ricostruzione da parte dei carabinieri, anche se stando ai primi accertamenti, all'origine del diverbio ci sarebbero stati alcuni apprezzamenti a una ragazza. Uno dei due è stato accoltellato a una spalla, l'altro ha riportato traumi e contusioni.

Un uomo di 92 anni è morto per un un attacco di cuore intorno alle 23 dopo aver terminato il cenone di Capodanno assieme alla famiglia in un ristorante di Riva Ligure. Malgrado i veloci soccorsi da parte del personale sanitario e i ripetuti tentativi di rianimarlo, per l'anziano non c'è stato nulla da fare.

Curioso il caso del Tigullio, dove l'influenza ha battuto i botti e gli abusi di alcool nella notte di Capodanno. Il personale del 118 non ha registrato interventi per ferite dovute all'uso di mortaretti, solo una decina per abuso di alcoolici tra giovani mentre sono state decine le richieste di aiuto per persone colpite dalla influenza. "Abbiamo avuto difficoltà - spiegano al 118 - persino a rispondere, il telefono della guardia medica, che non ha mai smesso di squillare" per chiamate di persone preoccupate in genere per la febbre molto alta.

A livello nazionale, per il quinto anno consecutivo non si registrano morti per i botti di Capodanno, mentre il numero totale dei feriti è in lieve aumento: a fronte dei 184 dello scorso anno, stavolta sono stati 212, di cui 36 ricoverati. E' il bilancio del Dipartimento della Pubblica sicurezza, che segnala anche un incremento dei ferimenti derivanti dall'uso di armi da fuoco, che sono stati 11 rispetto ai 6 dell'anno passato. 

In particolare, i feriti con prognosi inferiore ai 40 giorni sono stati 203 (a fronte dei 168 del 2017) e 9 quelli più gravi (12 l'anno scorso). In aumento i minorenni coinvolti: 50 quelli che hanno riportato lesioni, contro i 48 dell'anno passato. Ma soprattutto il numero dei più piccoli feriti, quelli con meno di 12 anni, è in aumento, passando da 22 a 35 (mentre quello dei ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni è sceso dai 26 dello scorso anno ai 15 attuali). "Ancora una volta - sottolinea il Dipartimento - gli episodi più gravi devono essere ricondotti all'uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali nonché all'uso improprio di armi da fuoco".