salute e medicina

Il gruppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria
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Il gruppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria ha presentato 10 emendamenti e 11 ordini del giorno per intervenire concretamente sul Piano Sociosanitario Regionale, oggi al voto in consiglio.

"Abbiamo avanzato proposte di qualità, che entrassero nel merito del testo, migliorandolo, e riprendendo una serie di impegni che il consiglio regionale si è assunto quest’anno – spiega il capogruppo Gianni Pastorino -. Anzitutto abbiamo ribadito il sostegno all’utilizzo della cannabis terapeutica a uso medico, garantendone il monitoraggio dei consumi e il regolare approvvigionamento delle strutture pubbliche e private, cui si aggiunge l’attivazione di un centro unico pubblico regionale per la produzione di olio".

"Abbiamo riaffermato che occorrono garanzie sull’applicazione della legge 194/78 per l’interruzione di gravidanza, anche qualora si verificasse un’emergenza dovuta a obiettori di coscienza, prevedendo l’assunzione di personale operativo idoneo. Abbiamo considerato il ruolo strategico dei consultori e dei servizi sociali. Abbiamo presentato un ragionamento sulle politiche integrate contro il bullismo e le discriminazioni di genere, garantendo a tutti parità di accesso ai servizi –sottolinea Pastorino -. In ultimo abbiamo chiesto il riconoscimento della medicina integrata nel sistema di cura ligure: l’esperienza positiva del centro di Pontedecimo, ma anche i precedenti in Toscana, suggeriscono che tale iniziativa debba essere garantita e in futuro ampliata. Sia quindi inserita come esperienza-modello nel piano sociosanitario, considerato che sempre più malati oncologici e cronici vengono indirizzati a queste cure.

Dello stesso avviso il consigliere regionale Francesco Battistini, che ricorda ulteriori proposte: "Abbiamo messo in campo una proposta correttiva, perché la nostra opposizione punta alla sostanza. Resta però un giudizio fortemente negativo su un piano che parla solo di tagli, laddove invece ci sarebbe bisogno di maggiori investimenti: il comparto operativo e la tutela dei più deboli – dichiara Battistini -. Vogliamo ordinare gli ospedali in base alla loro classificazione di emergenza-urgenza, proprio per dare un senso di compattezza e sinergia fra i territori; vogliamo spostare l’asse dal privato al pubblico, in modo che quest’ultimo possa rispondere alle esigenze locali con investimenti di qualità; vogliamo affiancare alla cardiochirurgia del San Martino un nuovo polo pubblico di eccellenza al Nuovo Felettino".

"Inoltre vogliamo che tra i presidi ospedalieri vi sia maggiore interazione, perché se è vero che bisogna evitare le duplicazioni puntando all’eccellenza, è altrettanto vero che le strutture debbano essere valorizzate nella loro diversità e messe a fattor comune – conclude Battistini -. Gli ordini del giorno parlano soprattutto delle esigenze del comparto operativo: non è possibile gravare con ulteriori mansioni un comparto già fortemente ridotto d’organico. Infine, un occhio di riguardo per la qualità degli appalti di esternalizzazione che gravitano sul sistema sanitario regionale".