cronaca

"Situazione drammatica, lo stato di calamità non basta"
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 "Dopo mesi di quasi totale assenza di precipitazioni, ci troviamo davanti a una situazione drammatica che ha segnato profondamente il territorio dell'Imperiese: il settore olivicolo e quello legato all'approvvigionamento del fieno per il bestiame sono ormai allo stremo e le conseguenze si ripercuoteranno anche il prossimo anno a causa del danneggiamento che hanno subito gli ulivi e i prati da pascolo".

Lo comunica, in una nota, la Coldiretti di Imperia, annunciando perdite superiori al 70 per cento del prodotto rispetto al 2016. "L'Assessorato Regionale all'Agricoltura, su richiesta di Coldiretti Imperia, è pronto a dichiarare lo stato di calamità naturale - annuncia la categoria - In questi giorni, con la Regione si stanno ultimando le procedure per inviare al Ministero dell'Agricoltura la richiesta dello stato di calamità naturale, dopodiché, se il Governo approverà la richiesta della Regione Liguria, si attiveranno le misure di sostegno alle imprese danneggiate".

Secondo Coldiretti, però: "Tali misure prevedono la proroga nel pagamento dei contributi Inps e fiscali, intervento palliativo che non sarà sufficiente a compensare le perdite di produzione. È per questo motivo che, inoltre, chiediamo alla Regione e al Ministero dell'Agricoltura di rivedere l'impostazione degli interventi, al fine di implementare le azioni di sostegno".

Coldiretti non manca di sottolineare come "ogni giorno vengono sprecati circa 15.000 metri cubi di acque reflue trattate dal depuratore consortile di Imperia, pompate in mare ad un paio di chilometri dalla costa e ad una profondità di circa quaranta metri. Queste sono acque pulite che potrebbero essere meglio utilizzate invece che eliminate, tramite l'irrigazione dell'entroterra o l'utilizzo per lo spegnimento di incendi".