Altri 600 licenziamenti a livello nazionale e altri ancora previsti a Genova dopo i 66 annunciati negli scorsi mesi. Per questo i lavoratori Ericsson scendono in piazza a Roma per un presidio davanti al ministero dello Sviluppo Economico. Tra loro anche una delegazione genovese. L'annuncio degli esuberi della multinazionale svedese è arrivata alla vigilia dell'Innovation Day, un evento dedicato ai clienti Ericsson.
Immediata la risposta dei sindacati. "Noncurante di lasciare 600 lavoratori nell'incertezza - tuona la Cgil -. Ma Ericsson 'innova' o esubera?" e "Licenziare con una mail di venerdì sera è 'innovation'?".
Ancora da capire quanti saranno i lavoratori coinvolti agli Erzelli, si parla in totale di un centinaio di esuberi. Per questo ieri i dipendenti di genova si sono riuniti davanti alla sede per un'assemblea convocata appositamente per discutere della situazione. L'amministratore delegato Federico Rigoni, a colloquio coi sindacati, ha detto che il settore ricerca&sviluppo non verrà toccato, e quindi neanche i lavoratori genovesi. Ma garanzie da questo punto di vista non ce ne sono.
"In questi anni il Governo è rimasto fermo - scrive la Slc-Cgil - e non è stato fatto nulla per salvaguardare una delle eccellenze italiane nel campo delle telecomunicazioni; è un fatto grave che colpisce direttamente molti lavoratori e molte famiglie e che sta depauperando le nostre conoscenze e l’alta professionalità del settore".
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