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Il governatore è il primo esponente non leghista al raduno
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Ci sono anche Giovanni Toti e Marco Bucci a Pontida. E il governatore della Liguria è il primo rappresentante di un altro partito a parlare al tradizionale raduno della Lega Nord.

Lo fa in un momento storico particolare: prima il poker del centrodestra unito in Liguria assurto a modello vincente nazionale, ora le mani della magistratura (e in particolare del Tribunale di Genova) sui conti del Carroccio come seguito giudiziario della condanna per Bossi e Belsito.

La giornata va avanti con esponenti e militanti che alzano la voce al grido di 'Salvini premier'.

"In bocca al lupo per il referendum per l'autonomia di Veneto e della Lombardia. Dal loro grido di libertà dipende anche il grido di libertà della Liguria e dell'Italia intera. Grazie Pontida", ha detto Toti dal palco. A Pontida, poi, potrebbe anche arrivare l'annuncio sul cambio del nome del partito anticipato dal segretario regionale e già numero due di Salvini, Edoardo Rixi, a Primocanale

Visitando gazebo e stringendo mani, il segretario federale Matteo Salvini si è presentato indossando una felpa blu con la scritta 'Salvini premier', lo slogan principale del raduno di quest'anno, insieme a quello per il Sì ai referendum per l'autonomia di Lombardia e Veneto e all'hashtag Forza Lega, lanciato anche per sostenere il partito dopo il sequestro preventivo.

Il grande assente è proprio Umberto Bossi. Salvini ha deciso di escluderlo dalla scaletta. "Bossi è Pontida, mi spiace per questo", ha recriminato il governatore lombardo Maroni dal palco. "Faremo ricorso e spero che venga revocato questo provvedimento abnorme", ha detto. 

"Se pensavano di bloccarci con il frutto del nostro lavoro, hanno sbagliato a capire. Andiamo avanti più determinati di prima. Vadano a sequestrare i soldi ai mafiosi che girano liberi in Italia. In questo prato c'è gente per bene", ha detto Salvini ribadendo la sua proposta: "I giudici eletti dal popolo e chi sbaglia paga. Chiamo a una reazione di orgoglio, di dignità e giustizia le migliaia di magistrati e giudici che fanno bene il loro lavoro, combattono la mafia e non vogliono fare politica".

Matteo Salvini, nel comizio a Pontida, ha ribadito di lavorare a una "alleanza seria e compatta" come quella che ha vinto alle ultime Comunali. "Ma - ha aggiunto - non voglio più vedere i poltronari di professione alla Alfano, sia chiaro a Berlusconi e alleati".