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Il presiodente dovrà rispondere sulla proposta d’acquisto di Gallazzi
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Il Genoa giocoforza ha lo sguardo strabico: un occhio è sul campo in vista del match di Udine l’altro sul futuro del club.

Nella settimana che segna il 7 settembre i 124 anni della società, arriverà comunque una scelta che passerà alla storia del Grifone da parte del presidente Enrico Preziosi. Se dirà no alle intenzioni di acquisto del Genoa da parte del manager Giulio Gallazzi o se soprattutto risponderà in modo affermativo il futuro della società piu’ antica d’Italia sarà segnato.

Preziosi ha condotto per oltre 14 anni i rossoblù e qualsiasi decisione prenderà lascerà il segno. Il presidente sta trattando da mesi anche la cessione parziale della sua azienda, la Giochi Preziosi e ora si parla di una vendita pari al 40 per cento.

Potrebbe con questi soldi resistere sul fronte calcistico anche se questo appare difficile per svariati motivi. Tra l’altro Preziosi ha sempre ribadito di voler lasciare il Genoa e il fatto che non sia stato più presente al Ferraris è un comportamento coerente con le sue dichiarazioni.

Ma i suoi legali stanno valutando la portata dell’offerta della Sri Group che ammonta a circa 80 milioni di euro e la fattibilità del piano di investimenti prospettato dai compratori rappresentati da Gallazzi. Ancora pochi giorni per capire quale strada imboccherà il Genoa.

La squadra intanto pare uscita un po’ più rafforzata dal mercato. Juric ha ricevuto in dote l’esterno Ricci e Laxalt è rimasto come Rigoni che comunque per ora continua ad allenarsi a parte. Il direttore sportivo Donatelli ha fatto comunque un buon lavoro e ha fatto capire che in mezzo al campo Juric punterà sulla crescita di Omeonga e Brlek. A Udine potrebbe partire titolare Lapadula in attacco e non si escludono altri cambiamenti rispetto al match perso con la Juve ma a testa alta.