Il Comune di Albenga tenterà di opporsi all'arrivo di 10 migranti in un appartamento privato. Lo ha promesso questa mattina il vicesindaco Riccardo Tomatis in un incontro con i residenti di regione Antognano dopo che sabato mattina gli abitanti erano scesi in strada per protestare contro il possibile arrivo dei profughi. Il Comune ha motivato la propria presa di posizione con le difficoltà che la città vive legate alla presenza massiccia di cittadini extracomunitari: "Albenga è una città che non ha nulla di razzista - ha spiegato Tomatis -Abbiamo accolto centinaia e centinaia di lavoratori stranieri, abbiamo dato le scuole e la sanità a centinaia di famiglie. Ma come in ogni fenomeno migratorio, insieme alla 'parte buona' arrivano anche i problemi di ordine pubblico e ora la nostra situazione è diventata critica".
Tre le strade con cui l'amministrazione tenterà di contrastare l'arrivo dei 10 migranti: cercare di convincere la Prefettura a tornare sui suoi passi, provare a bloccare l'operazione effettuando tutte le verifiche possibili sull'alloggio e, qualora queste due strategie falliscano, chiedere alla cooperativa di inviare solamente donne e bambini. "Non è che non vogliamo i migranti in quanto tali - ha concluso Tomatis - è solo che viviamo già un'immigrazione talmente importante che accogliere altri profughi diventa difficile".
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