sport

Intanto Preziosi resterebbe con una quota di minoranza
2 minuti e 42 secondi di lettura
I tifosi del Genoa aspettano e un po' sognano. Il presidente rossoblù Enrico Preziosi sta chiudendo per la cessione del club e questo basta per riaccendere entusiasmi sopiti. Sul nome del o degli acquirenti continua ad essere fitto il mistero anche perché le fughe di notizie, ha ammonito la società, possono mettere a rischio l'operazione di vendita e allora si procede a fari spenti nella nebbia, come disse Stefano Zara quando a comprare fu proprio Preziosi.

Così torna in superficie il nome del finanziere Andrea Bonomi che Primocanale più di un mese fa aveva tirato in ballo come possibile socio della Giochi Preziosi. Bonomi di Artsana potrebbe aver deciso di entrare nel Genoa con quote di maggioranza attraverso il fondo Investindustrial. È una pista che ha una sua logica. Ma sono anche insistenti le voci sul manager Giulio Gallazzi bolognese nel cda di Carige e fondatore della Sri Group che opera in tutto il mondo sul piano finanziario. Tirato in ballo giorni fa Gallazzi ha però smentito in modo piuttosto deciso.

Sta di fatto che Preziosi sta per lasciare, anche se fino ad un certo punto, visto che è operativo sul mercato e lo sarà pure dopo che entrerà nel Grifone il nuovo partner. E questo fa ancora pensare che la svolta non sia vicina. Insomma se la cessione del Genoa invece di portare investimenti cospicui è anticipata dalla cessione addirittura di gioiellini come Pellegri e Salcedo già dati all'Inter o di Simeone verso Torino o Fiorentina allora i conti non tornano.

I futuri padroni del Genoa lasciano Preziosi operativo sul mercato perché si fidano delle sue competenze e delle sue amicizie per poi fare la loro parte in un secondo momento. A questo proposito la cessione del Genoa secondo Primocanale ha un'altra conferma: il centro sportivo di Cogoleto che si farà. Contatti sarebbero già stati avviati e questo dopo tre anni di silenzi e un indizio. I genoani attendono sviluppi e sui social si parla del gruppo Mittal interessato al Genoa dopo lo sbarco sull'Ilva e pure di Piersilvio Berlusconi e di Gianfelice Rocca, altro finanziere e uomo tra i più ricchi del mondo.

Su Rocca c'è da aprire un capitolo a parte: è attivo nel settore sanitario attraverso l'Humanitas, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di Milano: una realtà che adesso vorrebbe sbarcare a Genova, esattamente sulla collina degli Erzelli dove è nato il Great Campus.

Bonomi, Rocca e Gallazzi da soli o insieme potrebbe acquisire almeno il 60% del pacchetto azionario e sono loro i nomi che creano più attese tra i tifosi.

Insomma, un intrigo italiano ed Internazionale considerando che qualche trattativa con un gruppo russo con interessi nel calcio c'è o c'è stato.

Come anticipato appena Preziosi riavrà le azioni della Fondazione Genoa, 25 per cento, operazione che avverrà entro il 15 luglio il club più antico d'Italia o parte di esso, almeno il 60 per cento, passerà ad altre mani dopo oltre 14 anni di presidenza Preziosi ora più che mai vicino alla fine anche se il Joker rimarrà sotto ai riflettori ancora un po'. E non solo per facilitare la transizione.