Il Genoa starebbe pensando nuovamente al talento della Romania Adrian Petre, classe 1998 in grado di giocare come fantasista e ala di nazionalità rumena e attualmente in forza all'UTA. Si tratta di un giocatore con ottime qualità tecniche ma in grado di abbinare anche un eccellente senso tattico e corsa, capace di rendere al massimo sia quando c'è da attaccare che da ripiegare difendendo la propria metà campo.
A Gennaio aveva provato l’assalto la squadra rossoblu ma l’offerta era stata rinviata al mittente.
E oggi il club genoano vuole provarci ancora. Intanto il Torino si muove nuovamente per il ‘Cholito’ Simeone e Mihajlovic ha chiamato l’ex compagno di squadra Diego Pablo Simeone per convincere il figlio.
I granata volevano inserire Maxi Lopez come contropartita, il Genoa vuole 18 milioni cash o al massimo altri giocatori. La Fiorentina intanto resta alla finestra.
sport
Genoa, torna di moda il nome di Petre. Il Torino all'assalto di Giovanni Simeone
Mihajlovic telefona anche all'ex compagno di squadra Diego Pablo per convincere il figlio
47 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Giovedì 28 Marzo 2024
Mareggiata a Genova: spettacolare invasione di velelle
Giovedì 28 Marzo 2024
Giornata mondiale endometriosi, due appuntamenti in Asl 4
Giovedì 28 Marzo 2024
Aiuti per gaza, rimpatriato dall'Egitto Stefano Rebora
Giovedì 28 Marzo 2024
Assemblea pubblica 2024 di Spediporto - lo speciale
Giovedì 28 Marzo 2024
Portofino Days - Gli Stati Generali dell'audiovisivo
Giovedì 28 Marzo 2024
Ritorna l'ora legale, il medico: "Anticipate gli orari di cena, mai dopo le 20"
Ultime notizie
- Minore caduto dal secondo piano: si era calato con lenzuola per prendere merendine
- Morbillo, al via piano vaccinale straordinario
- Guasto alla linea, metro Genova chiusa tra Brignole e San Giorgio
- Genova, accordo Comune-sindacati per alleggerire la tassa sui rifiuti alle fasce deboli
- Imperia, il Comune sistema i conti: colmato buco da 10 milioni
- Genova, minorenne aggredito con spray e derubato: arrestati due 19enni
IL COMMENTO
Nuovo codice della strada: deboli coi forti, forti coi deboli
Acerbi non è razzista. Ma nemmeno coraggioso