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Presentato Hunova, il robot della riabilitazione
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All’Istituto Italiano di Tecnologia di Morego è il giorno di Hunova, il primo robot riabilitativo che consente a medici e fisioterapisti di misurare, predire e prevenire molte patologie di carattere ortopedico e neurologico. La startup si chiama Movendo Technology, ed è la prima partecipata dall’Istituto Italiano di Tecnologia. Ma all’orizzonte ci sono sempre le polemiche su quello che sta succedendo a Roma con il rischio di tagli per l’IIT dal Governo.

Roberto Cingolani, direttore scientifico, non ha dubbi: “Questa giornata è la migliore risposta”. Analizza quello che potrebbe succedere, replica alle accuse di un impiego non redditizio dei fondi pubblici, ma spiega che “probabilmente si deve comunicare di più e meglio".

Il tema dei 90 milioni di euro all'anno di fondi pubblici che finiscono nelle casse dell'IIT resta comunque al centro del dibattito. E delle polemiche. La neuroscenziata e senatrice a vita Elena Cattaneo è stata la prima a sollevare dubbi sulla distribuzione dei fondi agli enti di ricerca che sarebbero sbilanciati a favore di IIT, in parlamento altri stanno muovendosi, ricordando che ci sono molti fondi non utilizzati dall'IIT, con altri soggetti che avrebbero necessità di molte risorse in più. A tutto questo cerca nuovamente di dare risposte Cingolani ai microfoni di Primocanale: dice che “le decisioni dello Stato si rispettano sempre e comunque” ma “noi dobbiamo solo pensare a fare al meglio il mandato che ci ha dato lo Stato”.

Direttore, IIT rischia di perdere fondi?


“Oggi è una bella giornata, è la sedicesima start up ma è la prima di queste dimensioni: una realtà di questo tipo sarebbe notevole anche nella Silicon Valley. E abbiamo anche una piccola soddisfazione dal punto di vista tecnico – scientifico”

Quale?

Ogni tanto si legge o spunta fuori qualche documento di taluni ‘benpensanti’ che genericamente dicono: ‘sorgono dubbi sulla validità della robotica di IIT’. Intanto sarebbe bello sapere a chi sorgono questi dubbi e che competenze hanno per avere questi dubbi. La risposta migliore è questa giornata: niente chiacchiere. In questi giorni abbiamo festeggiato i 10 anni dalla nascita del primo laboratorio all’IIT e stiamo celebrando questo compleanno con la startup che presentiamo oggi: parliamo di 40 posti di lavoro subito. E’ la dimostrazione che la strategia della robotica che noi abbiamo avviato con largo anticipo su tutti non solo produce scienza ma risultati concreti”

Ma questo rischio di taglio dei fondi è colpa della politica che non si documenta o anche del fatto che IIT non riesce a comunicare quali sono i risultati che raggiunge?

Ho grande rispetto della politica, non bisogna di un’erba un fascio. Anzi, ci sono molte componenti che stanno approfondendo e difendendo. La questione è limitata a piccoli gruppi determinati che appartengono a certe logiche e lobby diciamo anche un po’ ‘baronali’ che tentano di tutto per fermare questo modello”

E voi come rispondete?

Questo non ci deve interessare, siamo scienziati e dobbiamo andare avanti: lo Stato ci ha dato un mandato e noi dobbiamo fare del nostro meglio per espletarlo. Poi se dirà che questo modello non è percorribile, pronti ad accettare la decisione. Il resto è polemica che non ci riguarda. Non ho intenzione di fare polemica con chi strumentalizza le informazioni o addirittura le falsifica”

Quali sono i reali benefici dell'attività di ricerca?

“La ricerca è il motore dell’ innovazione e significa cultura: credo che sarà la moneta fondamentali nei prossimi secoli, non si può pensare di poter progredire un Paese senza innovazione e cultura. Noi ci siamo dedicati all’essere umano e pensiamo che nei prossimi 10 anni le grandi emergenze e necessità saranno in questa direzione”

Ma in concreto cosa fate per il mondo delle imprese?

Mettiamola così, deve essere la ricerca con le imprese, ed è assolutamente fondamentale, inizialmente la ricerca indotta dalla curiosità ma lo sforzo grande ogni volta è quello di proiettare quello che noi facciamo verso un utilizzo utile per l’essere umano. Avere un rapporto con le aziende è fondamentale perché parlando con loro scopriamo che magari delle nostre idee non risulterebbero essere meno utili di quanto potessimo pensare all’inizio e viceversa nel confronto con l’azienda parlando con noi scopre che ci possono essere soluzioni: c’è tutto da guadagnare per entrambi”

Temete che la Finanziaria di fine anno possa rimettere in discussione i fondi per IIT?

Il rischio c’è perché qualcuno vuole tagliare questi fondi, ma noi dobbiamo produrre essere bravi e fare al meglio delle nostre possibilità: poi decida lo Stato e noi accetteremo sempre e comunque. Non siamo solo un gruppo di ricercatori ma anche un gruppo di sportivi: l’arbitro non si contesta mai”

Come pensate di muovervi?

“Andiamo avanti, poi se dovessero arrivare cattive notizie faremo quello che possiamo e spiegheremo al meglio tutto ciò che abbiamo fatto e possiamo fare. Probabilmente possiamo anche comunicare di più e meglio, ma credo che i risultati non abbiamo bisogno di una comunicazione altisonante: deve essere fatta bene e i risultati devono essere ottimi. Poi la Stato decida e noi ci adatteremo”

COS'E' HUNOVA
- Si chiama Hunova e sarà il fisioterapista perfetto, in grado di consigliare una terapia riabilitativa ad hoc senza sbagliare una virgola. Efficiente, silenzioso, fornirà tutte le informazioni utili agli specialisti per rimettere in piedi chiunque abbia un problema di riabilitazione. Hunova è uno dei robot 'funzionali' nato dalla ricerca di Iit, l'Istituto italiano di tecnologia che si conferma, ancora una volta, una delle grandi eccellenze del Paese, comunque l'unico che è riuscito - anche grazie a un finanziamento di 10 milioni di euro del gruppo Dompè - a aprire una fabbrica per produrre in serie questo particolare tipo di robot.

Undici le macchine già vedute: tra i primi utilizzatori la Casa della Salute di Genova, la clinica San Francesco e il Centro Medico Specialistico di Verona e il Gruppo Korian di Milano cui andranno 4 unità destinate ai propri centri. A oggi Hunova è stato già testato con circa 400 pazienti geriatrici, ortopedici e neurologici in alcuni nosocomi liguri e toscani. L'aspetto maggiormente innovativo di Hunova è riassumibile in due fattori fondamentali: una rilevazione e misurazione oggettiva dei parametri biomeccanici dell'uomo e una assistività robotica del dispositivo che guida il paziente stimolandolo con protocolli riabilitativi somministrati in forma di gioco. la personalizzazione delle terapie riabilitative e preventive grazie alla capacità di misura rappresenta una ulteriore innovazione del prodotto. La partecipazione diretta dei clinici e dei loro pazienti in un percorso durato oltre 5 anni alla costruzione di Hunova rendono la tecnologia adattabile in modalità immediata di plug and play e scalabile nel tempo sulle nuove applicazioni che Movendo Technology sta già sviluppando in altri settori clinici, ma anche nell'ambito della nuova frontiera della riabilitazione e prevenzione che si frappone fra fitness e ambito clinico definito medical fitness.

Movendo technology è stata inserita nella classifica internazionale nella Global map of medical device startups stilata da Cb Insights, la società Usa specializzata nell'analisi e nella diffusione di dati relativi al mondo del Venture Capital, tra le top 3 startup italiane che hanno ricevuto maggiori finanziamenti da privati e tra le top 70 startup del mondo più finanziate nel settore della produzione di device medicali con colossi giapponesi, americani, tedeschi e cinesi.

"E' motivo di grande orgoglio - ha affermato Sergio Dompé, presidente del gruppo biofarmaceutico Dompé e principale investitore in Movendo Technology - investire su una tecnologia sviluppata al 100% in Italia, in uno dei centri di ricerca che ci fanno onore nel mondo. Movendo Technology offre una tecnologia unica, in cui intravvedo molte prospettive di crescita in Italia e a livello internazionale".

Il direttore scientifico di Iit, Roberto Cingolani, ha sottolinea che "a solo due anni dalla legge che ci permette di partecipare alle nostre start up, siamo riusciti a realizzare la prima fabbrica di robot made in Italy in ambito medicale, con il più grosso finanziamento privato per una start up. Si tratta delle prime ricadute industriali della nostra ricerca robotica". "Iit - ha aggiunto il presidente Gabriele Galateri di Genola - sta dimostrando come si trasforma la ricerca in un prodotto valorizzando l'investimento pubblico, aprendo nuove strade all'innovazione nel nostro tessuto produttivo".