Vacanze romane, non ci sono altre parole: un pomeriggio da incubo, troppo brutto per essere vero. Un bel giro nella Capitale per vedere la Lazio che passeggia allegramente sulla Sampdoria e finisce con un risultato che fa rima soltanto con figuraccia. Una partita semplicemente inguardabile.. E va bene che la squadra doriana non ha più nulla da chiedere al campionato ma prestazioni così i tifosi sarebbero ben felici di non vederle. Bruttissima Sampdoria, e partite così rovinano anche quanto fatto durante il resto del campionato: soltanto un lampo sul 2-0 quando Linetty accorcia le distanze.
Prima e dopo è uno show laziale, altro giro e nuovo gol. Sembrava la giostra del luna park, prendi il biglietto e divertiti pure tu con la difesa della Sampdoria che imbarca acqua da tutte le parti. E va bene che i blucerchiati si sono trovati in 10 uomini dopo l’espulsione di Skriniar per fallo da ultimo uomo in occasione del rigore del 2-0, ma tra perdere e finire così come nei campetti ci passa un abisso. E allora la partita diventa una lunga lista di marcatori: inizia Keita al 3’, prosegue Immobile al 19’ su rigore. C’è l’intervallo blucerchiato con Linetty al 32’, ma l’ondata laziale travolge ancora la Sampdoria con Andersone (ancora su rigore al 38’) e De Vrji prima del riposo. Nella ripresa c’è gloria ancora per Lulic e Immobile. Segna anche Quagliarella, per lui una doppietta: il secondo gol su rigore. Ma la figuraccia era già servita
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