cronaca

Fuori presidio dei lavoratori in sciopero. Ecco gli scenari futuri
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La vicenda Amiu-Iren è arrivata al capolinea. Sarà compito del prossimo sindaco sbrogliare la matassa e trovare entro il 31 luglio i 38 milioni necessari subito a coprire il deficit di Amiu. La delibera di aggregazione industriale, già bocciata una volta in sala rossa e in seguito ritirata dalla giunta, è stata infine sospesa col voto favorevole del Consiglio, come proposto dal capogruppo Pd Simone Farello. Ultima scena del film - e ultima seduta del Consiglio - in un Palazzo Tursi presidiato dai lavoratori Amiu e Amiu Bonifiche in sciopero.

Sono stati 23 i sì, 15 i no, su 38 presenti. Favorevoli Pd, Sel, Lista Doria, Forza Italia, Ncd, Lega Nord, FdI-An, Udc, Progresso Ligure e il consigliere di Percorso Comune Salvatore Caratozzolo. Contrari il sindaco Marco Doria, M5S, Effetto Genova, i consiglieri Percorso Comune Gianni Vassallo e Paolo Gozzi, FdS, Direzione Italia-Lista Musso, i consiglieri Luciovalerio Padovani e Clizia Nicolella (Lista Doria) e Possibile.

"La nostra proposta di fusione Amiu-Iren coniugava il piano industriale e finanziario di cui necessita Amiu evitando uno spezzatino dell'azienda - commenta il sindaco Marco Doria - Amiu aveva bisogno di un socio che la irrobustisse, la mia giunta una proposta seria l'ha fatta".


L'alternativa, caldeggiata dalla giunta Doria, era portare la delibera al voto e scaricare poi sui consiglieri la responsabilità contabile di un eventuale default dell'azienda. Il bilancio previsionale, approvato il 2 maggio, contempla solo l'aumento della Tari al 6,89% deciso nel Consiglio del 31 marzo. Al momento, dunque, non esistono misure che consentano al Comune di saldare il debito nei confronti di Amiu, che ammonta a cirrca 185 milioni di euro. I vertici della società avevano preannunciato che, in caso di mancato ok alla fusione, avrebbero intrapreso azioni nei confronti di Tursi. Possibile un decreto ingiuntivo, e poi si potrebbero anche portare i libri in tribunale.

LA FESTA DEI LAVORATORI

Cori, fumogeni e applausi: è stata questa la reazione dei lavoratori di Amiu sotto Tursi. "Una vittoria a tavolino, avremmo preferito vincere sul campo tre a zero - commenta Luca Artusi dell'Unione lavoratori Amiu - ci ritroveremo qui a luglio con il prossimo sindaco per riprendere la battaglia esattamente dove l'abbiamo lasciata oggi perché crediamo che per tutelare i lavoratori ma anche i cittadini ci possano essere strade diverse da quella dell'aggregazione con Iren".

A dichiarare lo sciopero erano stati i sindacati Fit-Cisl, Fiadel, Uiltrasporti e Usb.
Tra i lavoratori qualche perplessità ha suscitato la decisione del centrodestra di votare sì al rinvio chiesto in sostanza dal Pd: "Ci ha sorpreso il voto del Pdl che ha deciso di fare da stampella a questa giunta e approvare il rinvio di questa delibera. Sicuramente nei prossimi giorni chiederemo un incontro con il candidato Bucci per capire le sue reali intenzioni".

LE REAZIONI

"Non vogliamo lasciare la responsabilità a una giunta confusa, - spiega il capogruppo di Forza Italia Lilli Lauro - che non ha saputo governare la città per cinque anni, votiamo sì alla proposta del capogruppo Pd in modo che il nuovo mandato possa decidere coscientemente come governerà la città".

"Riconosco il coraggio e l'onestà intellettuale di Farello, ma per ragioni istituzionali e politiche sono contrario al rinvio - spiega il consigliere di Percorso Comune Gianni Vassallo - passare il cerino al prossimo ciclo amministrativo non mi convince, il bilancio è stato approvato senza mettere una lira per il riequilibrio del debito del Comune nei confronti di Amiu".

"La delibera contrapponeva la vendita di Amiu con l'aumento della Tari - commenta il capogruppo FdS Antonio Bruno - Le alternative ci sono: il prolungamento del contratto di servizio, i fondi nazionali per risanare la discarica di Scarpino e l'aumento della raccolta differenziata. La politica non deve sottomettersi all'economia".

"Una tragedia trasformatasi in una farsa", la definisce il capogruppo della Lista Musso-Direzione Italia Enrico Musso. "Uno scontro tra la giunta Doria e i membri del Consiglio, la giunta vuole lasciare il cerino in mano al Consiglio, il Consiglio alla giunta, l'indecisionismo della giunta Doria è stato simile a quello di Kerenskij prima che i bolscevichi andassero al potere".

"Sono contraria alla privatizzazione di Amiu, - ribadisce la consigliera Clizia Nicolella (Lista Doria) - è vero che Amiu versa in una situazione difficile, ma con Iren la giunta Doria non ha saputo 'tenere botta', non è stata capace di trovare un'altra soluzione per rilanciare Amiu in mano pubblica".

"Non è una richiesta di rinvio quella del Pd, ma una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Marco Doria e della sua giunta, in primis del candidato sindaco-assessore ai Lavori pubblici Gianni Crivello, la questione Amiu dovrà essere risolta da chi governerà la città", evidenzia il capogruppo della Lega Nord Alessio Piana.

"Il ciclo Doria si chiude come si è aperto: con il centrodestra che vota insieme al centrosinistra - sostiene il capogruppo M5S Andrea Boccaccio - mi auguro che l'11 giugno Genova si risvegli con una 'sveglia' a 5 stelle".

"Sul caso Iren-Amiu la giunta Doria completa il suo mandato in linea con quanto dimostrato finora: eclissarsi davanti a una decisione da prendere", spiega il candidato sindaco del M5s Luca Pirondini. "Il nostro consigliere comunale Andrea Boccaccio aveva fatto notare che questa delibera, essendo straordinaria, non avrebbe potuto essere approvata in quanto per legge la giunta è obbligata ad attenersi nell'ultimo mese del suo mandato all'amministrazione ordinaria‎".

"La giunta Doria ci ha messo cinque anni per arrivare alla proposta di fusione Amiu-Iren, noi non ci sottraiamo alla nostra responsabilità, non possiamo avvallare il rinvio", dichiara il capogruppo di Effetto Genova Paolo Putti.

"L'ennesimo rinvio della delibera sulle sorti di Amiu è il definitivo fallimento della giunta Crivello-Doria sulla gestione delle società municipalizzate e del ciclo dei rifiuti''. E' il commento del candidato sindaco del centrodestra a Genova Marco Bucci via Facebook. "C'è un fuggi fuggi generale dalle responsabilità: il Pd accusa il sindaco, il sindaco addirittura il centrodestra, che, non si comprende il perché, avrebbe dovuto votare questo ultimo scempio - rimarca Bucci - Il tutto mentre il buon Crivello si nasconde per far dimenticare agli elettori di essere attualmente uno degli assessori principali di questa giunta, artefice di tutto questo sfascio. Non credo che i cittadini di Genova se ne dimenticheranno. Siamo intenzionati a risolvere il debito del Comune nei confronti di Amiu, si vocifera di un buco intorno ai 200 milioni, e del bilancio operativo dei prossimi anni, facendo rimanere Amiu al 100 per cento proprietà dei cittadini, senza svenderla ad Iren o a nessun altro. E senza scaricare i costi delle inefficienze manageriali sulla Tari".


IL SINDACO: LA PROPOSTA RESTA IN CAMPO

"E' stata un'occasione persa, per ora, perché la proposta di fusione Amiu-Iren rimane in campo, non ho sentito alternative che risolvano la questione del piano industriale e finanziario di cui ha bisogno l'azienda genovese del ciclo dei rifiuti". Così il sindaco Marco Doria commenta il rinvio della delibera per aggregare Amiu con Iren Ambiente. Una sospensiva chiesta dal capogruppo Pd Simone Farello che è stata approvata dall'aula

"Amiu può andare avanti, ma il quadro di certezze per l'azienda dev'essere definito a più presto, - sottolinea Doria - la campagna elettorale ha influito sulla valutazione di merito della delibera, all'indomani dell'11 giugno sarà possibile verificare quali sono le alternative?".

"Abbiamo fatto una proposta complessa per risolvere la situazione di Amiu, che teneva insieme il piano industriale e finanziario, - dichiara il sindaco - arrivati a questo punto mi sembra anche corretto che una soluzione venga individuata dal nuovo consiglio comunale, visto che entro 31 luglio può essere modificata la Tari, il bilancio necessiterà di azioni di riequilibrio a meno che la fusione Amiu-Iren non venga approvata, in tal caso non sarebbe necessario aumentare la Tari".

"La proposta di nominare un commissario dell'azienda genovese per la raccolta dei rifiuti Amiu avanzata dal candidato sindaco del centrodestra Marco Bucci mi sembra una battuta elettorale", ha aggiunto Doria. "Non capisco il senso di un commissario per Amiu, l'azienda ha già un Cda che deve svolgere il suo ruolo, - commenta - Chi è che mette il commissario? Con quale mandato? Farebbe le stesse cose che già fa il Cda. Chi è che viene per due-tre mesi a gestire in qualità di commissario una situazione senza un quadro di certezze?", si è chiesto il sindaco.