politica

Ecco gli scenari: votare subito o lasciare al prossimo sindaco
3 minuti e 14 secondi di lettura
I lavori del Consiglio comunale di Genova sono stati sospesi e riprenderanno in mattinata alle 9:30 con primo punto all'ordine del giorno la delibera per aggregare l'azienda per la raccolta dei rifiuti Amiu con Iren Ambiente. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo chiesta dal capogruppo Pd Simone Farello a Palazzo Tursi dopo l'approvazione del bilancio previsionale 2017 dell'ente.

Per il 3 maggio i sindacati Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno indetto uno sciopero dei lavoratori Amiu contro la fusione. Senza i numeri in Consiglio per approvare la delibera le alternative a cui si trova di fronte la Giunta Doria sembrerebbero due: o 'forzare' sottoponendo la delibera 'Amiu-Iren' al voto dell'assemblea, su cui scaricare la responsabilità contabile dell'eventuale default aziendale in caso di mancata approvazione, o accettare la richiesta del capogruppo Pd Farello di riportare la delibera in commissione.

La seconda ipotesi rimanderebbe la decisione al prossimo ciclo amministrativo dopo le elezioni dell'11 giugno ma provocherebbe un deficit immediato nella Tari di circa 28 milioni di euro da recuperare. In tal caso la giunta Doria rimanderebbe la soluzione del problema al prossimo sindaco poiché entro luglio la tassa sui rifiuti può essere rivista.

IL BILANCIO PREVISIONALE

Il documento prevede 183 milioni di euro di incassi dall'Imu, 134 milioni e mezzo dalla Tari e 700 mila euro dalla Tasi. Sono stati 17 i voti favorevoli, 14 i contrari, 8 gli astenuti, all'ultimo bilancio del ciclo del sindaco Marco Doria.

Il bilancio delibera un plafond di 102 milioni per le direzioni comunali nel 2017, 39 milioni per i servizi sociali rispetto ai 30 dell'anno scorso, 28 milioni per la scuola rispetto ai 27 del 2016, con un taglio del 15% ai contratti di servizio di Amt e Aster, da colmare con l'assestamento di bilancio.

La spesa per il personale (5.232 unità, quasi mille in meno rispetto ai 6.121 dipendenti del 2011) nel 2017 sarà di 211 milioni di euro. Il debito pubblico dell'ente previsto al 31 dicembre 2017 è di un miliardo e 159 milioni di euro, era un miliardo e 180 milioni nel 2016.

Favorevoli Pd, Lista Doria, Sel e Possibile. Contrari Forza Italia, FdI-An, Lista Musso-Direzione Italia, Lega Nord, FdS, Udc, Progresso Ligure e M5S. Astenuti Effetto Genova, Percorso Comune e il consigliere del Gruppo Misto Pietro Salemi.

Solo cinque le dichiarazioni di voto in aula sull'ultimo bilancio del ciclo del sindaco Marco Doria. "Lasciamo un documento contabile al prossimo sindaco di Genova, non era scontato - sottolinea il capogruppo Pd Farello - non è solo l'ultimo bilancio del ciclo, ma un punto di partenza per chi arriverà che gli lascia tre cose importanti: la riduzione del debito pubblico, la straordinaria capacità di reperire risorse per le priorità della città e il consolidamento della spesa sociale". +

"E' stato respinto un ordine del giorno con cui chiedevamo una presa di posizione contro le politiche di austerità, non potevamo sostenere la delibera, - spiega il capogruppo FdS Antonio Bruno - il debito pubblico è una trappola in cui è finito il Comune allo scopo di fargli vendere i 'gioielli' di famiglia e ridurre i servizi".

"Il capogruppo del Pd Simone Farello fuori microfono stamani in aula ha urlato che 'ci sono le marchette di tutti in questo c... di bilancio', proprio per questo noi votiamo contro, - dichiara il capogruppo della Lista Musso-Direzione Italia Enrico Musso - si conclude il tormentato mandato del sindaco Doria". "Un bilancio miope e irresponsabile, che nasconde i debiti fuori bilancio - attacca il capogruppo della Lega Nord Alessio Piana - dove imposte e tasse comunali sono ai livelli massimi, mentre il debito pubblico dell'ente è enorme e una delle principali società partecipate Amiu rischia di fallire. La Giunta Doria non ha presentato alcuna misura per coprire il debito nei confronti di Amiu". Il consigliere del Gruppo Misto Pietro Salemi lo definisce "un bilancio di fine stagione che aggiusta la barra a dritta, con numerose correzioni, perciò mi astengo"