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Il simbolo della lista è un'araba fenice
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La notizia era nell'aria: Marika Cassimatis, vincitrice delle comunarie online del Movimento 5 Stelle, scomunicata da Grillo e riabilitata da un'ordinanza del tribunale di Genova, ha scelto di scendere in campo da sola. La prof di geografia si candida a sindaco di Genova con la 'Lista Cassimatis Genova'. 

Il simbolo è l'araba fenice, che risorge dalle sue ceneri. "Abbiamo chiuso col Movimento, andiamo avanti coi cittadini", dice Cassimatis, che è anche a capo della lista con 33 candidati consiglieri.

Gli avvocati Borrè e Gazzolo, legali della Cassimatis, hanno annunciato che non ci saranno altri capitoli del contenzioso giudiziario. "Il contenzioso giudiziario, per noi e i nostri assistiti, finisce qui - scrivono - e lo riteniamo concluso con l'ordinanza del Presidente Braccialini, in quanto la rinuncia alla candidatura sotto le insegne del M5S da parte di alcuni componenti della lista Cassimatis, avvenuta in questi giorni, fa venir meno la possibilità di portare avanti le iniziative giudiziarie per vedersi riconosciuto il diritto di utilizzazione del simbolo M5S, visto che la lista candidabile non sarebbe quella collegata alla votazione del 14 marzo che aveva scelto la prof.ssa Cassimatis come candidato sindaco per il MoVimento".

"I nostri assistiti inoltre - spiegano gli avvocati - non volevano portare avanti una campagna elettorale che si sarebbe distinta per il numero di contenziosi giudiziari, lasciando sullo sfondo contenuti e progetti politici legati alla candidatura. La Cassimatis e gli altri ricorrenti escono a testa alta dall'agone grazie all'ordinanza cautelare che ha riconosciuto in pieno le loro ragioni e la funzione sovrana degli iscritti, unici titolatica designare i
candidati del M5S".

Cassimatis è dunque "pronta a sfidare Luca Pirondini", candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Dalle file dei pentastellati proviene anche Paolo Putti, candidato con la lista civica 'Chiamami Genova'. 

"L'ordinanza ci ha dato ragione e quindi siamo contenuti di quello - ha detto Cassimatis -. Abbiamo avuto il 90% di quello che volevamo, far vedere a livello nazionale che c'è un verticismo nel movimento. Abbiamo avuto coraggio, non abbiamo avuto paura di andare contro un potere forte come quello di Casaleggio".

Per ottenere il simbolo, ha detto ancora "ci sarebbero state difficoltà: avremmo comunque dovuto fare ancora delle cause e poi la nostra lista, che ha vinto il 14 marzo, in realtà non era più compatta con quei numeri, perché alcune persone disgustate da quello che era successo si sono disiscritte dal M5s". Ora "andiamo avanti, chiudiamo pagina col movimento, ce ne faremo una ragione - ha concluso Cassimatis -. Il nostro simbolo è l'araba fenice che rinasce più forte dalle ceneri, ancora più forte e coraggioso di prima".

"Ho avuto qualche perplessità guardando al programma di Pirondini
- ha detto - ed è uno dei motivi per cui abbiamo deciso che la strada con il Movimento era meglio interromperla e intraprenderne un'altra". Cassimatis ha poi confermato di non aver più sentito Grillo dal giorno del suo ricorso contro la 'scomunica'. "So che girano voci false di accordi economici con Grillo in cambio del nostro ritiro - ha detto -, voci destituite di ogni fondamento".

LA LISTA - Dodici donne su 33 candidati in lista, il più giovane uno studente di 20 anni e il più anziano un pensionato di 69 anni. Molti professionisti, qualche disoccupato, due studenti. Il programma ricalca in tutto e per tutto quello già annunciato quando, il 14 marzo scorso, Cassimatis vinse le 'Comunarie' sul blog dei pentastellati: no a cementificazione, grandi opere e Gronda, sì a sviluppo economico e lavoro, attenzione alla mobilità urbana, incremento del turismo benessere dei bambini a partire dalle scuole, sostegno per gli anzia ni, adesione al programma Sprar per i rifugiati e gli immigrati, rifiuti zero e differenziata spinta, salute, sicurezza, prevenzione dei rischi a partire dal contrasto del dissesto idrogeologico.