cronaca

Sms: "Non arrivi a domani". All'origine un debito non saldato
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 Si è svegliato dal coma e ha indicato ai carabinieri chi gli avrebbe sparato, un artigiano con cui aveva un debito che è stato arrestato oggi con l'accusa di tentato omicidio. Il ferito, ricoverato in ospedale a Genova dal giorno dell'Epifania, è Giancarlo Bondanza, 56 anni, colpito al volto da un colpo di pistola.

A sparare, a Crocefieschi, sarebbe stato Enrico Noli, 54 anni, che la sera prima ha inviato a Bondanza un sms con scritto 'non arrivi a domani'. All'origine ci sarebbe un intervento su una calderina non pagata.

Il presunto feritore, abitante nella stessa Valle Scrivia, ma a Savignone, in località Montemaggio, è stato indicato dalla vittima appena è uscito dallo stato di coma in cui era finito dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa.

Bondanza, che è ora fuori pericolo, si trova ricoverato in terapia intensiva all'Ospedale San Martino di Genova. L'arrestato era stato subito il primo sospettato del ferimento perché alcune ore prima del fatto aveva fatto inviare da un'amica, perché il suo cellulare era privo di credito, un messaggio di minacce: "Non arrivi a domani".

Contro Enrico Noli ci sono anche i primi responsi dello stub. L'esame è risultato compatibile. Durante il sopralluogo nella casa della vittima i carabinieri trovarono tre bossoli calibro 6.35 Browning ed i resti metallici riconducibili all'incamiciatura di un proiettile. Solo un proiettile colpì Bondanza: l'uomo ha perso l'occhio destro. Il ferimento era avvenuto la scorsa Epifania fra le 17.15 e le 17.30.

Noli, a detta dei carabinieri, si era presentato nella casa di Bondanza per riscuotere una somma di modesta entità, dovuta per la riparazione di una caldaia. Di fronte al tentativo di procrastinare ancora il pagamento, Noli avrebbe sparato. Bondanza venne operato all'ospedale San Martino dove è rimasto a lungo in rianimazione, con il dubbio che potesse riprendere piene facoltà cognitive e motorie.

Il magistrato ha disposto una perizia che stabilisca
se l'uomo sia in grado di sostenere con esattezza quello che afferma, ma gli investigatori che negli ultimi giorni lo hanno sentito spesso, formulando sempre le stesse domande e ottenendo risposte convincenti sono convinti della sua attendibilità.

L'arresto è stato eseguito dai carabinieri. Noli ha negato ogni addebito. Il padre del ferito, novantenne, che era in casa al momento dell'aggressione non seppe dare indicazioni particolari agli investigatori, è morto alcune settimane fa in una casa di riposo.

Giancarlo Bondanza è ricoverato dal 23 febbraio scorso all'Unità Gravi Cerebro Lesioni Acquisite della Fondazione Don Gnocchi della Spezia per la riabilitazione motoria e cognitiva.