cronaca

In 2 mila alla contromanifestazione, un ferito lieve
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Un intero quartiere blindato, centinaia di uomini delle forze dell'ordine, piccoli scontri subito sedati e un ferito lieve. E tanti genovesi in strada, almeno 2 mila, per dire no al convegno che le ultradestre europee hanno voluto organizzare a Genova.

Un corteo con oltre duemila persone si è mosso da piazza Ragazzi del '99, dove alle 12.30 è iniziato il concentramento, e si è riversato in piazza Sturla. Qui un piccolo gruppo di manifestanti si è scontrato con la polizia, mentre poco distante veniva sequestrato un furgone con spranghe, molotov e altri oggetti atti a offendere. Tensione che poi è calata fino allo scioglimento della manifestazione. Nel frattempo i militanti di estrema destra - un centinaio di persone - si sono incontrati nella sede di Forza Nuova, in via Orlando 2, protetti da imponenti misure di sicurezza. 

VIDEO | Sturla blindata in attesa delle ultradestre

L'allarme era scattato negli scorsi giorni. L'Alliance for peace and freedom, presieduta da Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, ha invitato i leader dei maggiori partiti ultranazionalisti europei - Udo Voigt, Yvan Benedetti, Sarmiza Andronic, Nick Griffin - al convegno 'Per l'Europa, per le patrie'. Gli organizzatori hanno tentato in tutti i modi di prenotare la sala di un albergo o di un centro convegni, ma hanno incassato decine di no. Da qui la scelta di riunirsi nella sede genovese di Forza Nuova, un piccolo appartamento nei fondi del palazzo.

Chi sono gli uomini 'neri' invitati (LEGGI)

La risposta antifascista è arrivata con una manifestazione organizzata da Anpi e partecipata da decine di associazioni e forze politiche e sindacali. In rappresentanza delle istituzioni si sono uniti il sindaco Doria e il vicesindaco Bernini con numerosi assessori e presidenti di municipio, alcuni parlamentari liguri tra cui Basso, Pastorino e Quaranta, sigle sindacali (soprattutto Fiom e Cgil) e vari movimenti. Tutti uniti per riaffermare i valori costituzionali e l'antifascismo. Ad accompagnare il corteo sono i canti partigiani e rappresentativi della sinistra (Bella ciao, Fischia il vento). Tanti anche i giovani che spontaneamente si sono uniti. 

VIDEO | Bisca (Anpi): "Se stiamo zitti si rischia di perdere la memoria"
VIDEO | Manganaro (Fiom): "Vogliamo ribadire il nostro antifascismo"
VIDEO | Il sindaco Doria alla manifestazione

Il presidio si è riunito in piazza Ragazzi del '99, poco sopra la stazione di Sturla. Intorno alle 13.30 si è formato un corteo pacifico che ha percorso via Isonzo e via Sturla per poi raggiungere la piazza. Due cordoni di polizia composti da camionette, cancellate anti sfondamento e decine di agenti hanno protetto l'accesso di via Orlando, uno posizionato a ridosso della strada e un altro a metà di via Caprera. I manifestanti si sono radunati nella parte a levante di piazza Sturla, con l'obiettivo iniziale di mantenere fermo il presidio. Nel frattempo gli agenti della Digos trovano un furgone sospetto: all'interno spranghe, molotov e altri oggetti da guerriglia. Tutto sequestrato: c'è chi non è venuto in pace. 

VIDEO | Scontri in corteo

Primi momenti di tensione quando un gruppo di manifestanti indipendenti dal corteo lancia bottiglie e fumogeni avanzando di diversi metri e arrivando con la testa del corteo a pochi metri dal cordone di sicurezza. Dopo le 15 da via Sturla giunge un'ambulanza che si fa strada tra la folla. Per farla passare è necessario aprire un varco nella barriera dei mezzi della polizia. Un gruppetto ne approfitta per tentare di sfondare e subito parte una carica di alleggerimento. Qualcuno grida "Basta, basta, pace, pace". Un giovane rimane lievemente ferito da un oggetto volante. Gli agenti restano con gli scudi alzati per qualche minuto, poi arrivano segnali di distensione. È il preludio alla fine della manifestazione: l'Anpi chiama un presidio alla Casa dello studente, ma la maggior parte torna a casa. 

VIDEO | I militanti delle ultradestre ripresi dall'alto in via Orlando

I militanti di estrema destra hanno raggiunto via Orlando poco dopo le 15.30
scortati dalla polizia, quasi alla chetichella. All'interno Fiore attacca: "Siamo noi le vittime di violenza. A Genova c'è una mentalità mafiosa, peggio di Bagheria". Prima delle 18 il convegno si è concluso senza disordini.

La situazione resta monitorata ancora per ore. Poi Sturla e Genova tirano un sospiro di sollievo. Un anno fa, sempre in questa via, si sono sfiorati scontri in occasione dell'inaugurazione della sede di Forza Nuova. Questa volta le contromisure sono state ben più massicce: circa 400 agenti in campo, decine di automezzi, pattuglie della polizia locale e traffico in tilt per ore. E soprattutto, saracinesche serrate nel timore di un altro pomeriggio violento per la città.