Giancarlo Bondanza, l'uomo ferito con un colpo di pistola al viso la sera dell'Epifania nella sua casa a Crocefieschi, nell'entroterra di Genova, non è più in coma. Nei giorni scorsi è stato svegliato dai medici e trasferito dalla Rianimazione alla terapia intensiva. Non è ancora in grado di parlare e non può rivelare chi gli ha sparato. Per il colpo di pistola ha perso un occhio e potrebbe aver riportato lesioni cerebrali. Gli inquirenti ritengono che a sparargli sia stata una persona che conosceva perché l'aveva fatto entrare nella abitazione. L'uomo, 56 anni, ha perso il padre novantenne: era ricoverato in un istituto dal giorno dopo il ferimento del figlio. Il pensionato è stato colto da un improvviso malore e dopo pochi minuti è deceduto: era l'unico testimone del tentato omicidio.
Dal giorno dell'agguato, dice chi lo conosceva, il novantenne aveva come perso la voglia di vivere. A Bondanza non è stato detto della morte del papà. Le indagini dei carabinieri proseguono in attesa del responso degli esiti dello stub (l'esame che svela se una persona ha usato armi da fuoco) a cui sono stati tre indagati sospettati dell'agguato. Fra cui anche l'uomo che aveva inviato un sms di minacce a Giancarlo.
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