cronaca

Caccia all'uomo per trovare il killer
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Doveva essere la festosa kermesse di chiusura di un noto festival di musica elettronica in una delle località turistiche più note della Riviera Maya messicana, invece è diventato un incubo. Gli spari di un solo uomo davanti alla discoteca Blue Parrot di Playa del Carmen, per motivi ancora non chiariti, hanno lasciato un pesante bilancio di 5 morti e 15 feriti.

Tra le vittime c'è anche un italiano, Daniel Pessina, di origini milanesi, che viveva e lavorava da tempo in Messico. La tragedia è scoppiata in pochi minuti, qualche attimo dopo le 3 del mattino (le 9 in Italia) davanti ad uno dei locali dove si tiene il Festival Bpm, un appuntamento che si svolge ogni anno nella cittadina dello Yucatan messicano, affacciata sulle acque cristalline del Mare Caraibico.

Davanti al Blue Parrot - un locale alla moda nel centro di Playa del Carmen, davanti alla spiaggia - un uomo spara all'impazzata: una raffica di colpi che semina la morte dentro alla discoteca e scatena il panico fra il pubblico che partecipava alla festa. Chi è stato il responsabile della strage? Perché lo ha fatto?

I dettagli dell'attacco non sono ancora stati stabiliti, ma i cinque morti e la lunga lista di ricoverati con ferite di arma da fuoco dimostrano che gli spari sono stati tanti, e tutti diretti verso la folla. Le autorità locali escludono un attacco terroristico e parlano di una discussione all'interno della discoteca, forse un cliente che non voleva pagare il conto. La stampa ipotizza invece una rappresaglia di trafficanti di droga, ai quali sarebbe stato vietato l'accesso (e lo spaccio) al Blue Parrot.

Fra le cinque vittime almeno tre sono canadesi che facevano parte del servizio di sicurezza del locale, fra i quali il loro capo. La vittima italiana era residente in Messico da tempo, dove lavorava come chef.Il killer si è dileguato fra la folla senza che nessuno lo abbia identificato.