Politica

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Un migliaio di persone ha manifestato a Sestri contro i tagli ai servizi sanitari nel Ponente e nella Valpolcevera annunciati dalla giunta regionale. Un corteo, organizzato dal Comitato per la salvezza dell' ospedale di Sestri, è partito da piazza Tazzoli per raggiungere via Sestri, quindi la litoranea e infine ritornare nella piazza. I negozianti di Sestri hanno esposto le bandiere contro le chiusure annunciate e, al passaggio del corteo, hanno abbassato le serrande in segno di adesione. Alla manifestazione, voluta gioiosa, hanno partecipato anche la banda e figuranti con costumi d' epoca, ragazzini in divisa sportiva, barelle della Croce Verde, e ambulanze. Era presente tra i politici anche Bruno Pastorino, segretario genovese di Rifondazione Comunista insieme a numerosi esponenti del partito. Alla manifestazione, invece, non ha potuto partecipare Arcadio Nacini, leader dei comitati del ponente e candidato in Comune, perché ricoverato a Voltri per un malore, che lo ha colpito dopo aver tenuto un comizio a Sestri proprio per difendere l'ospedale. Ed invece all'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena i sindacati interni hanno proclamato lo stato di agitazione e hanno chiesto ai lavoratori di sospendere, dal 21 al 31 maggio, straordinari, prestazioni aggiuntive e gettoni. In una nota la Rsu così motiva l'iniziativa: "La Regione ha concesso per il primo trimestre 2007 le deroghe per l'assunzione di 46 unità di personale; numeri che per altro le organizzazioni sindacali, la Rsu e i lavoratori contestano fortemente ritenendole assolutamente insufficienti e l'hanno dimostrato con la manifestazione del 20 aprile scorso; ma almeno quelle deroghe dovevano essere evase e invece nulla. Si è perso solo del tempo e la responsabilità è esclusivamente dell'amministrazione -si prosegue nel comunicato- che, nonostante avesse le autorizzazioni per assumere, ha proceduto con estrema lentezza, per quali motivi non è dato sapere". "Adesso basta. Bisogna assumere ma con i numeri necessari per garantire ferie, festività e personale adeguato nei servizi -si conclude nella nota- permettendo loro di lavorare dignitosamente per dare migliore qualità all'utenza. Altrimenti sia la Regione ad assumersi le sue responsabilità".