L'uomo era sceso dalla propria auto e dopo aver estratto una pistola calibro 6.35, ha esploso due colpi: uno contro la portiera di una Fiat Panda, dentro la quale viaggiavano due tunisini e un altro dentro l'abitacolo di guida, proiettile quest'ultimo che ha ferito a un dito il conducente, un tunisino di 31 anni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia sembra, infatti, che l'alloggio in questione, nel quale vivevano il ferito con la moglie e il fratello di quest'ultimo, fosse stato messo in vendita da tempo dal proprietario che avrebbe chiesto alla famiglia di uscire, anche per via della morosità nel pagamento dell'affitto. Al momento gli inquirenti non sanno ancora se Ventre sia rimasto coinvolto nella vicenda per aiutare il proprietario a allontanare i due magrebini o per altri motivi. Fatto sta che nel pomeriggio dello scorso 29 dicembre, forse per una casualità ha incontrato per strada i tunisini e dopo aver fermato l'auto è sceso esplodendo i due colpi.
cronaca
Sparatoria di Sanremo, per il movente spunta l'ipotesi dello sfratto
Da chiarire il ruolo dell'arrestato Davide Ventre
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Potrebbe essere legata alla compravendita di un immobile o, comunque, all'allontanamento di una famiglia di tunisini dallo stesso stabile, la sparatoria avvenuta il 29 dicembre scorso a Sanremo e per la quale è stato arrestato Davide Ventre, 42 anni, accusato di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.
L'uomo era sceso dalla propria auto e dopo aver estratto una pistola calibro 6.35, ha esploso due colpi: uno contro la portiera di una Fiat Panda, dentro la quale viaggiavano due tunisini e un altro dentro l'abitacolo di guida, proiettile quest'ultimo che ha ferito a un dito il conducente, un tunisino di 31 anni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia sembra, infatti, che l'alloggio in questione, nel quale vivevano il ferito con la moglie e il fratello di quest'ultimo, fosse stato messo in vendita da tempo dal proprietario che avrebbe chiesto alla famiglia di uscire, anche per via della morosità nel pagamento dell'affitto. Al momento gli inquirenti non sanno ancora se Ventre sia rimasto coinvolto nella vicenda per aiutare il proprietario a allontanare i due magrebini o per altri motivi. Fatto sta che nel pomeriggio dello scorso 29 dicembre, forse per una casualità ha incontrato per strada i tunisini e dopo aver fermato l'auto è sceso esplodendo i due colpi.
L'uomo era sceso dalla propria auto e dopo aver estratto una pistola calibro 6.35, ha esploso due colpi: uno contro la portiera di una Fiat Panda, dentro la quale viaggiavano due tunisini e un altro dentro l'abitacolo di guida, proiettile quest'ultimo che ha ferito a un dito il conducente, un tunisino di 31 anni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia sembra, infatti, che l'alloggio in questione, nel quale vivevano il ferito con la moglie e il fratello di quest'ultimo, fosse stato messo in vendita da tempo dal proprietario che avrebbe chiesto alla famiglia di uscire, anche per via della morosità nel pagamento dell'affitto. Al momento gli inquirenti non sanno ancora se Ventre sia rimasto coinvolto nella vicenda per aiutare il proprietario a allontanare i due magrebini o per altri motivi. Fatto sta che nel pomeriggio dello scorso 29 dicembre, forse per una casualità ha incontrato per strada i tunisini e dopo aver fermato l'auto è sceso esplodendo i due colpi.
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