cronaca

Dovuti soprattutto all'esplosione di petardi illegali
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 I festeggiamenti per il Capodanno fanno registrare, come nei due anni precedenti, una diminuzione degli incidenti dovuti ai botti. In particolare, fa sapere la polizia nel consueto bilancio di inizio anno, non si registrano episodi mortali e il numero dei feriti, 184 (di cui 44 ricoverati), è in calo rispetto ai 190 dello scorso anno. Si registra invece un incremento dei ferimenti dovuti all'uso delle armi da fuoco (6 rispetto ai 3 dell'anno scorso). Aumenta anche il numero dei minori feriti, 48 rispetto ai 38 dell'anno scorso.

Secondo le stime del ministero degli Interni sono cinque i feriti in Liguria causati dai botti di Capodanno. Quattro feriti ci sono stati a Genova e uno a Savona.

In particolare i dati diffusi dal Dipartimento di pubblica sicurezza fanno registrare: 168 casi di ferimenti lievi (erano 174 l'anno scorso) con prognosi inferiore o uguale ai 40 giorni; 12 invece i feriti più gravi (16 l'anno passato),con prognosi superiore ai 40 giorni. Con particolare riguardo ai ferimenti di minori si registra un incremento del dato complessivo: sono 48 i minorenni che hanno riportato lesioni mentre lo scorso anno erano stati 38, in maggioranza infradodicenni (22 casi), mentre é sceso il numero degli incidenti che hanno coinvolti ragazzi tra i 13 e i 17 anni, 19 rispetto ai 22 dell'anno scorso.

Ancora una volta gli episodi più gravi devono essere ricondotti, secondo il Dipartimento di pubblica sicurezza, "all'uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali". Di particolare rilievo sono gli episodi registrati a Bari dove presso l'Ospedale Policlinico sono stati ricoverati, con prognosi riservata 2 ragazzi albanesi di 25 anni ed un 16enne che ha riportato ferite agli arti tali da far valutare la possibilità dell'amputazione di una mano. Inoltre un uomo di 25 anni ricoverato per lesioni causate dallo scoppio di pirotecnici.

Sono sei i feriti più gravi. Il primo incidente, come rende noto la polizia, è avvenuto a Eboli (Salerno) nella mattinata di ieri: le vittime sono due bambini di 12 anni. A causa dello scoppio di un petardo, uno dei due ha riportato gravi lesioni alla mano sinistra e la perdita del bulbo oculare dell'occhio sinistro ed è stato ricoverato in prognosi riservata; molto meno gravi le condizioni del suo amico coetaneo che ha riportato lesioni guaribili in 10 giorni. A Napoli, in serata, nella zona Montesanto, un genovese, 59enne incensurato, mentre viaggiava a bordo del suo furgone, è stato colpito al collo da un colpo d'arma da fuoco vagante esploso da ignoti. Sempre a Napoli, poco dopo la mezzanotte, in zona Ponticelli, una donna di 64 anni, mentre era affacciata al balcone della propria abitazione, è stata raggiunta alle gambe da un proiettile vagante. E' stata soccorsa in ospedale ed è stata già dimessa.

A San Nicola La Strada (Caserta) in nottata un 23enne, in seguito allo scoppio di un petardo, ha riportato una ferita lacero contusa alla tempia destra. Il giovane, trasportato presso l'ospedale di Caserta è stato giudicato guaribile in 7 giorni. A Cagliari, stamane alle 4, un 23enne raccoglieva un petardo inesploso che gli provocava una grave lesione da scoppio alla mano destra, con l' amputazione di alcune dita. I medici hanno disposto una prognosi di 45 giorni. Infine a Messina, alle 23 di ieri, un 26enne incensurato è giunto presso il Pronto soccorso dell'Ospedale Papardo con una ferita d'arma da fuoco al gluteo destro. Dai primi accertamenti è emerso che il giovane è stato ferito accidentalmente mentre si trovava in strada nei pressi della propria abitazione.

Dal 2014 in Italia non si registrano, fortunatamente, incidenti mortali durante i festeggiamenti per il Capodanno. E' quanto emerge dai dati resi noti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza relativamente alla notte di Capodanno appena trascorsa. Gli ultimi decessi si sono verificati nel 2013, quando erano morte due persone in Campania e 361 erano rimaste ferite in tutta Italia. Sempre dal 2013 si registra una diminuzione dei feriti con prognosi superiori ai 40 giorni (con un lieve incremento avvenuto però nel Capodanno scorso) mentre è dal 2015 che ci sono meno feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni; un picco di feriti più lievi si era avuto nel 2012.

Le patologie tipiche da scoppio di prodotti pirotecnici si confermano essere, secondo i dati in possesso dalla polizia, i traumi alle mani - frequenti sono le fratture e le amputazioni di dita o falangi - e le ustioni al volto, ed alle parti basse del collo che, a differenza dei traumi alle mani, provocati essenzialmente da artifici ad "effetto scoppiante", possono essere provocate anche dai cosiddetti "illuminanti", apparentemente più innocui.