"Si scrive la letterina a Babbo Natale e se sei bravo, ti porta i regali". Metafora natalizia di Sinisa Mihajlovic per presentare la sfida con il Genoa, in programma domani sera al "Grande Torino": il desiderio dell'allenatore del Torino è scritto a chiare lettere, "tornare a vincere dopo tre sconfitte consecutive". Perchè si esaudisca il volere del tecnico serbo, servirà però "un Toro che torni ad essere affamato", non più "imborghesito". Non fugge le responsabilità Mihajlovic, convinto che la colpa sia dell'allenatore "che non riesce a trasmettere la rabbia" necessaria. "Voglio vedere una squadra aggressiva, con le caratteristiche che ci hanno permesso di arrivare fino qua": questa l'unica strada percorribile per avere la meglio su un Genoa che ha già battuto "Juve, Milan e Fiorentina", con una rosa ricca di "qualità, fisicità" e con il "carattere del suo allenatore". Il pericolo Simeone? "Il Cholito farà strada, ha la grinta del padre: spero si ricordi che sono amico di Diego" ha scherzato il tecnico serbo.
Parole dolci, ma cariche di responsabilità, anche all'indirizzo di Adem Ljajic, duramente criticato dopo la sconfitta con il Napoli. "Lo conosco bene, so che può e deve dare di più e lo sa anche lui: lo faccio per il suo bene, il mio e per il bene di tutti. Ha i mezzi per essere il leader del Torino, ma deve decidere cosa vuol fare da grande". Magari proprio il Babbo Natale atteso da Mihajlovic: domani con il Genoa lui e il Torino avranno l'opportunità di far vivere un sereno Natale al tecnico e ai tifosi del Torino.
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