cronaca

Ok a ricapitalizzazione e ripristino dell'integrativo
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È arrivata la firma. Atp, Regione Liguria, Città Metropolitana e sindacati sono giunti a un accordo dopo un altro lunghissimo vertice nella sede dell'ex Provincia di Genova. E se i lavoratori, dopo l'assemblea di martedì alle 20, voteranno sì a maggioranza, potrà dirsi conclusa una vertenza di fuoco che ha visto in una settimana quattro giorni di sciopero selvaggio delle corriere, blocchi stradali, un acerbo muro contro muro tra i lavoratori e il sindaco Doria e infine la mediazione risolutiva del presidente Toti.

Un accordo "molto sofferto" - lo definisce Giuseppe Gulli di Uil Trasporti - che interviene su tutte le controversie che avevano provocato la rottura. Anzitutto l'integrativo dei lavoratori, decurtato del 30% da tre anni sulla base di un concordato fallimentare scaduto da quasi 12 mesi. La Regione ha confermato la disponibilità a erogare 600 mila euro come contributo per il contrasto all'evasione tariffaria. Soldi che serviranno a certificare un 'indice di miglioramento' in base al quale l'azienda potrà erogare più risorse in busta paga. Ancora da definire l'accordo collaterale sul premio di risultato, ma il più è fatto. Inoltre Atp verserà ai lavoratori i 124.800 euro complessivi previsti dai precedenti accordi in caso di chiusura positiva dei bilanci 2014 e 2015. Per recuperare l'intera quota manca ancora qualcosa, ma questo non pregiudica l'accordo. 

Poi, il futuro dell'azienda. Scongiurato il rischio di non partecipare alla gara per il bacino unico metropolitano. Perché la Città Metropolitana ha confermato che stanzierà 1,5 milioni per la ricapitalizzazione e anche l'azienda farà la sua parte. Nell'accordo è prevista la garanzia che l'azienda resti a controllo pubblico, cioè con la maggior parte delle azioni in mano all'ex Provincia. Il resto è di un socio privato, Autoguidovie, sulla cui entrata si è espressa negativamente l'Anticorruzione perché non c'è stata una regolare gara. Quanto al buco di bilancio, che ammonta a circa 680 mila euro, l'azienda si impegna a trovare le risorse per andare in pari.

Nel frattempo, però, i Comuni azionisti (Rapallo, Santa Margherita Ligure, Chiavari, Sestri Levante e Lavagna) devono rinunciare a chiedere la restituzione del prestito di 600 mila euro, accettando una proroga. L'impegno è già arrivato e l'operazione dovrebbe andare a buon fine. Chiavari, Sestri e Rapallo ne discuteranno in Consiglio comunale, mentre gli altri hanno già dato il via libera. Sulla ricapitalizzazione, comunque, dovrà decidere il Consiglio metropolitano già convocato per mercoledì 21 dicembre.

Infine, le conseguenze dello sciopero. Un'agitazione portata avanti per più di quattro giorni nonostante la precettazione partita dalla Prefettura. Sulla linea dura dei lavoratori si era scagliato il sindaco Doria, che ha parlato di "mancato rispetto della legge" e ha rifiutato categoricamente di sedersi a trattare finché i bus non fossero tornati in servizio. A ciascun lavoratore arriverà dunque una multa di circa 2 mila euro. Si temeva che l'azienda potesse bastonare ulteriormente con sanzioni disciplinari, ma alla fine i sindacati hanno strappato la garanzia nero su bianco che nessuno si rivarrà sui dipendenti. Le sanzioni previste dalla legge sono già piuttosto pesanti. 

“La ragionevolezza ha prevalso - ha commentato il presidente Toti in una nota - e, come Regione Liguria aveva auspicato, si è giunti a un accordo, evitando così ulteriori disagi per la popolazione. Ora tutti facciano la propria parte per garantire il servizio ai cittadini e il futuro all'impresa e ai suoi lavoratori”. 

“Sono soddisfatto – ha aggiunto l’assessore Berrino - che si sia chiusa una vertenza che aveva comportato quattro giorni di sciopero e una trattativa di otto giorni per arrivare alla soluzione individuata questa sera. Questo accordo tra le parti è stato possibile anche grazie all’input e all’impegno di Regione Liguria che ha messo a disposizione risorse importanti in un settore così delicato e fragile come il trasporto pubblico”.