Nel caos totale verso le elezioni comunali genovesi del 2017 nella galassia del centro sinistra crescono le quotazioni di un nome che potrebbe mettere molti (non certo tutti ) d’accordo. E’ quelli di Carla Sibilla attuale assessore alla cultura e al turismo del comune di Genova. 58 anni, già direttore generale di Costa Edutainment, amministratore delegato di Incoming Liguria e presidente di Convention Bureau, la Sibilla è manager che ha saputo valorizzare Genova in un momento non facile e che in questi giorni è protagonista dei preparativi per gli eventi natalizi e del prossimo capodanno. E’ senza tessere di partito, avrebbe incontrato già l’appoggio della sinistra che si riconosce in Cofferati, è legata al sindaco uscente Doria e riscontra un ottimo consenso nella borghesia progressista genovese.
Carla Sibilla potrebbe quindi ben incarnare quel candidato di centrosinistra in grado di abbracciare tutte le anime. Tutte a parte l’ala renziana guidata da Simone Regazzoni, unico candidato uscito allo scoperto e pronto a dare battaglia anche su questo nome.
Con la Sibilla, l’attuale sindaco Doria si farebbe così da parte non ricandidandosi, ma avocando a sé il ruolo di coordinatore di questa alleanza tra Pd e le altre anime della sinistra come sembrano volere la maggioranza dei notabili locali da Terrile allo stesso Rossetti.
L’obiettivo è ovviamente quello di cercare di mantenere Genova ed evitare sul capoluogo ligure l’effetto Toti o l’effetto Cinquestelle. Impresa che si presenta più che difficile, quasi impossibile. Intanto si muove anche l’ala dei dissidenti i famosi 300 reduci del vecchio Pci: a fine settimana ci sarà un incontro romano tra Claudio Montaldo e i bersaniani. E il consenso sulla Sibilla potrebbe crescere ancora.
Ma in ogni caso il suo nome non riuscirebbe sulla carta a riunificare tutte le anime del partito ora davvero dentro un tritacarne.
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