
"Questa decisione - aggiunge Forte - per noi è inaccettabile, a maggior ragione per la presenza comunque di un dialogo con l'azienda sia in sede regionale che locale. Più volte interpellate le relazioni industriali di Ericsson avevano rassicurato rinviando a un possibile incontro tra azienda e istituzioni a Pisa per discutere del destino dei lavoratori sul territorio".
"Questo trasferimento arriva come un fulmine a ciel sereno anche per i lavoratori che avevano percepito un clima differente. Per questa ragione chiediamo a Ericsson un'immediata disponibilità per un incontro e di aprire un confronto nelle sedi opportune per trovare ogni forma diversa dal trasferimento fisico a Genova", conclude Forte.
IL COMMENTO
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