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Tutto esaurito a Palazzo Ducale e al Teatro Chiabrera
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Matteo Renzi è atterrato a Genova intorno alle 11:45. Poi è stato accompagnato in via Garibaldi, dove è arrivato con oltre un’ora di ritardo rispetto al programma per la firma sul Patto per Genova e le due iniziative pubbliche a sostegno del Sì al referendum costituzionale: a Palazzo Ducale prima, a Savona poi presso il Teatro Gabriello Chiabrera. Prima di lasciare la Liguria incontrerà i sindaci dei comuni alluvionati in Prefettura a Savona.

A PALAZZO TURSI - Farà arrivare 110 milioni di euro di investimenti pubblici a Genova il 'Patto' per la città firmato oggi a Palazzo Tursi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal sindaco Marco Doria. "Stanziamo risorse certe, in modo chiaro, per sostenere alcuni importanti progetti del Comune, perché Genova non può accontentarsi del suo grande passato", sottolinea il premier Renzi. "Un'intesa molto significativa per la nostra città, - commenta Doria - un patto di collaborazione tra istituzioni, tra la comunità di Genova e la comunità nazionale rappresentata dal governo nazionale". 

Il discorso di Doria | Il discorso di Renzi

Previsti 30 milioni per il parco tecnologico degli Erzelli che avrà un commissario sul modello Expo, 23,5 milioni per la messa in sicurezza idrogeologica dei torrenti Chiaravagna, Vernazza e Sturla, 13,5 milioni per il 'Blue Print', il nuovo waterfront disegnato da Renzo Piano, 5,5 per il trasporto pubblico (nuovi bus), 11 milioni per le strade metropolitane, 8,5 milioni per i beni demaniali (caserma Gavoglio e forti) e sequestrati alla mafia nel centro storico da recuperare, 6,1 per la creazione del Museo nazionale dell'Emigrazione e il sistema museale genovese, 5 milioni per gli impianti sportivi e altro.

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Il patto impegna il Governo a premere sull'acceleratore per accorciare i tempi dei cantieri del Terzo Valico, del nodo ferroviario di Genova, del ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente e della nuova stazione FS di Genova Aeroporto. Garantisce il permanere a Genova dei ribassi d'asta ottenuti dalle gare d'appalto per la messa in sicurezza del torrente Bisagno, le risorse saranno destinate a nuovi interventi di messa in sicurezza idrogeologica. Attesi inoltre interventi per sdemanializzare la fascia di rispetto di Prà (parte del lungomare nel ponente cittadino).

STATO D'EMERGENZA - "Lo stato di emergenza a Liguria e Piemonte lo daremo appena saranno formalizzate le richieste congiunte dei presidenti delle regioni". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi incontrando i sindaci delle zone colpite dal maltempo nel ponente ligure. "Le modalità con cui lavorare con i Comuni le stabiliamo insieme" ha aggiunto il premier. Ai sindaci Renzi ha anche promesso che "le somme urgenze saranno coperte tutte a partire da quelle dei piccoli comuni". Ai sindaci il premier ha detto inoltre di mandare delle note al governo per indicare danni e necessità.

La cronaca della giornata a Savona

Ore 15:50 - Consluso l'intervento di Matteo Renzi al Teatro Chiabrera a favore del Si. Prossima tappa la Prefettura per l'incontro con i sindaci dei paesi alluvionati durante l'ultima allerta rossa. Poi il volo sulla zona colpita dal maltempo in elicottero col presidente Toti per valutare lo stato di emergenza.

Ore 15:45 - "L'abbassamento dei costi con la riforma c'è veramente. Oltre agli stipendi, alle segreterie, ci sono i tagli ai gruppi. Con la riforma il Pd perderà 30 milioni al Senato in una legislatura. Ma è giusto, vi sembra normale che prenda tanto per il gruppo? Il gruppo di Grillo prende circa 12 milioni".

Ore 15:30 - "La riforma è come se tu dovessi chiedere un passaggio in auto da Roma a Aosta. Si ferma uno che ti offre il passaggio fino a Torino. Tu che fai? Dici o Aosta o niente? Va bene, ma allora resti fermo a Roma. Se invece prendi il passaggio fino a Torino poi sull'ultimo pezzo fino a Aosta discuti dopo".

Ore 15:15 - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è arrivato al teatro Chiabrera di Savona per sostenere le ragioni del Sì al referendum. Poi si recherà in prefettura per incontrare i sindaci dei Comuni alluvionati del Savonese e dell'Imperiese, insieme al governatore ligure Giovanni Toti. Successivamente sorvolerà le zone alluvionate. Una cinquantina di contestatori, tra i quali alcuni precari, altri con fischietti e alcuni con i nasi rossi da clown, ha provato ad avvicinarsi al premier, ma sono stati tenuti a distanza sulla piazza del teatro dalle forze dell'ordine.

La cronaca della giornata a Genova

Ore 14:00 - Consluso l'intervento di Matteo Renzi a Palazzo Ducale a favore del Si. Ora il premier si trasferisce a Savona per un meeting analogo al Teatro Chiabrerà, poi incontrerà i sindaci delle zone alluvionate in Prefettura. "Se parte il tam-tam vinciamo noi, se non parte e vince il 'no' questo paese perde venti anni. Il 4 si gioca un derby semplice tra chi vuole mantenere la casta e in nome della burocrazia vuole tenere il Paese impantanato e chi vuole lo sviluppo. Andiamo a prenderci gli indecisi che sono tantissimi e se leggono il quesito votano si. C'è un condominio da convincere, ci sono da convincere amici e colleghi", ha detto in conclusione Renzi al pubblico presente a Palazzo Ducale.

Ore 13:50 - Il premier ha citato anche la sentenza sul decreto Madia. "La Consulta ha fatto una sentenza evolutiva: se tu vuoi licenziare un dirigente che non si comporta bene o ridurre le partecipate non solo devi avere consensi e autorizzazioni e pareri delle regioni ma anche l'intesa, e se uno non vuole devi tornare da capo. Se passa il si hai solo una Camera e non hai bisogno di intesa, basta il parere".

Ore 13:40 - "Il vostro concittadino di Sant'Ilario quando ha iniziato a fare politica mi faceva ridere, anzi mi faceva ridere anche prima. Voleva abbassare i quorum del referendum come prevede la riforma, una buona notizia per l'M5S, e soprattutto contiene i costi della politica. Ma vota No. La riduzione dei costi non è l'argomento principale ma ce l'hanno chiesta tutti. Chi vota sì riduce le immunità a 730 parlamentari, chi vota no la lascia a 950 parlamentari".

Ore 13:30 - "Berlusconi mi ha detto 'temo l'uomo solo al comando'. Lui a me. Lui che aveva fatto una riforma che dava al presidente del Consiglio il potere di sciogliere le Camere", ha detto Renzi durante il suo discorso per il Sì.

Ore 13:20 "Tu non sei di sinistra, stai rovinando la sinistra". Un uomo sui 40 anni ha gridato così al premier Matteo Renzi interrompendo il suo intervento per il 'sì' al referendum a Palazzo Ducale a Genova. Renzi ha invitato la platea a "non cadere nella provocazione". L'uomo, che ha detto di chiamarsi Roberto Della Casa, è stato allontanato dalla sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale dagli uomini della digos. Il contestatore non è conosciuto come militante dell'area antagonista.

Ore 13:10 - "Ora il Paese è impegnato sul referendum, ma nel 2017 dobbiamo pensare ad una politica per gestire l'immigrazione". Lo ha detto il premier Matteo Renzi che ha criticato l'Europa. "Non può essere altruista quando c'è da prendere soldi dall'Italia e non quando si parla di immigrazione".

Ore 13:00 - Renzi inizia il suo discorso a Palazzo Ducale sulle ragioni del Si al prossimo referendum costituzionale. "E' impensabile che la vostra città non sia collegata in tempi rapidi con Milano", dice arringando la folla che occupa la sala del Maggior consiglio in ogni ordine di posto. Palazzo Ducale preso d'assalto dai sostenitori del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Per questo motivo la sicurezza è stata costretta ad esporre un cartello con scritto "Tutto esaurito" e a chiudere i cancelli che delimitano lo scalone di accesso alla sala dove Renzi sta spiegando le ragioni per il Sì al referendum costituzionale.

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Ore 12:50 - Il premier Renzi e il sindaco Doria firmano 'Il Patto per Genova'.
Cresce l'attesa a Palazzo Ducale dove a causa della grande affluenza di pubblico sono state chiuse le porte.

Ore 12:40 - Il presidente del Consiglio ha sottolineato che deve esserci "attenzione al disagio idraulico e per il dissesto idrogeologico. Anche il Patto per Genova è un tassello di questo e ci permette di andare nella giusta direzione: prevenire anzichè ricostruire". "Garantiamo massima attenzione per le regioni colpite dalle alluvioni". "Lo abbiamo visto, le opere fatte hanno funzionato e i danni sono stati mitigati. Bisogna sbloccare la burocrazia per liberare tutti i cantieri ancora fermi".

Ore 12:30 -
Intanto a Palazzo Ducale la sala è stipata in ogni ordine di posto, molta la gente all'esterno in attesa del premier. Nel pomeriggio, il premier Matteo Renzi insieme con il governatore della Liguria Giovanni Toti e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, effettueranno un sopralluogo aereo dei comuni della Liguria in cui si sono registrati i maggiori danni del maltempo. 

| GUARDA L'INTERVENTO DEL SINDACO MARCO DORIA |

Ore 12:20 - 
Il Patto per Genova prevede investimenti per decine di milioni per diverse opere strategiche per lo sviluppo del capoluogo ligure. Tra i progetti che riceveranno contributi ci sono il Blueprint di Renzo Piano, che darà un nuovo volto al fronte mare della città, il parco scientifico di Genova e Palazzo Reale. 

Ore 12:15 -
Renzi è arrivato a Palazzo Tursi. La cerimonia per arrivare alla firma del Patto per Genova è iniziata con un discorso del sindaco Marco Doria. Tra i presenti, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il governatore della Liguria Giovanni Toti, il prefetto di Genova Fiamma Spena, il rettore dell'Università Paolo Comanducci, il presidente di Ght Carlo Castellano, il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Maurizio Roi, i segretari liguri di Cgil, Cisl e Uil, deputati e senatori del Pd ed esponenti genovesi e liguri del Partito Democratico. 

Ore 12:10 - "Ho criticato il metodo del governo Renzi e continuo a criticarlo per la mancata concertazione con gli enti locali. La Liguria ha molti fronti aperti con il governo, dalle infrastrutture ai fondi di sviluppo e coesione, fino alle ferrovie e ai porti. Sarebbe stato utile un tavolo preparatorio non solo su Genova ma sull'intera Liguria, senza contare il ponente alluvionato. Dopodiché se uno viene a Genova e porta delle risorse io gli vengo a dare il benvenuto sempre e comunque, purché le porti davvero". Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti prima dell' incontro con il premier Matteo Renzi in arrivo a Palazzo Tursi per firmare con il sindaco Marco Doria il 'Patto per Genova'.

Ore 11:45
- Renzi è atterrato all'aeroporto di Genova. Il presidente è in città per la firma del Patto per Genova. In mattinata è stato a Venezia per la firma del Patto con la città lagunare.

Ore 10:30 -  "L'Italia è stata bloccata per anni dai veti e dalle polemiche. Facciamola ripartire, insieme". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "La piena di Alessandria è passata senza ulteriori danni alle persone ma adesso è il momento di lavorare sulla ricostruzione. Oggi alle 15.30 sarò in provincia di Savona coi sindaci. Nel frattempo abbiamo firmato con il sindaco Brugnaro il Patto per Venezia", racconta Renzi.