cronaca

Situazione drammatica in val Bormida e in valle Arroscia. Allerta declassata a gialla.
11 minuti e 4 secondi di lettura
Cessata l'allerta meteo su tutta la Liguria, dopo quattro giorni di maltempo, danni e apprensione ma nessun ferito. La Regione ha chiesto lo stato d'emergenza. Il premier Matteo Renzi visiterà i luoghi colpiti. L'annuncio lo ha dato Fabrizio Curcio, capo della protezione civile nazionale, nella conferenza stampa a Genova che ha preceduto il sopralluogo nel savonese. 

GIOVEDI' DA INCUBO: LA SINTESI VIDEO

IL SOPRALLUOGO A IMPERIA - "Ora bisogna procedere con le somme urgenze per ripristinare rapidamente la vivibilità del nostro entroterra. Come Regione stanzieremo anche finanziamenti ad hoc per aiutare le imprese agricole, artigiane e industriali, perché non solo i cittadini e la viabilità devono tornare alla vita normale, ma bisogna dare fiato e modo di recuperare il tempo perduto anche alle imprese" ha detto il governatore Toti, che ha partecipato al vertice in prefettura con il prefetto Silvana Tizzano, il presidente della Provincia Fabio Natta e i sindaci dell'imperiese, per fare il punto sui danni del maltempo. "Credo che questo risultato - ancora Toti - sia sintomatico di quanto la macchina organizzativa ha funzionato in queste ore. Il ringraziamento va a tutti i sindaci che si sono coordinati sul territorio assieme alla nostra Protezione Civile, agli oltre 400 volontari che hanno operato in condizioni difficili e agli uomini in divisa".

IL SOPRALLUOGO A SAVONA -
Terminato il vertice in Prefettura a Savona al quale hanno preso parte oltre al prefetto Manara il governatore Giovanni Toti, il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio e i sindaci dell'area Savonese colpiti dall'ultima ondata di maltempo. Tutti i sindaci hanno confermato il buon funzionamento delle previsioni meteo e del sistema di allerta e fornito i primi numeri sugli sfollati e sui problemi infrastrutturali. Ad oggi le persone sfollate sono 140, 14 le strade chiuse o parzialmente chiuse per allagamenti e frane. "La macchina della Protezione civile ha funzionato alla perfezione - ha detto il prefetto di Savona Giorgio Manara - Tra forze dell'ordine, Protezione civile, Forestale e volontari sono state impiegate circa 1.700 persone mentre i Com aperti sono due e i Coc circa il 50% dei comuni interessati". Il presidente Toti al termine del vertice insieme ai sindaci è partito per la zona dell'Imperiese per un altro sopralluogo.

TOTI: DANNI DA STIMARE - "
E' stato uno stress test davvero importante - ha detto il governatore Giovanni Toti - una perturbazione così non transitava in Liguria da almeno una decina di anni. Entro lunedì partiranno i sopralluoghi dei tecnici della Protezione civile nazionale per la conta dei danni".

IL MESSAGGIO DI ZAIA - "
Il Veneto c'è. Vi è vicino ma è anche pronto ad attivarsi per qualsiasi aiuto appaia necessario. Chiedete e arriviamo. Il Veneto e i veneti, colpiti nel 2010 e nel 2012, sanno bene cosa stanno vivendo in questi giorni i Piemontesi e i Liguri". A dirlo il Presidente del Veneto Luca Zaia che fa sentire la sua vicinanza ai Governatori di Piemonte e Liguria, in queste ore colpite da una devastante ondata di maltempo.


TOTI: OGGI SOPRALLUOGO  -
"Un primo bilancio provvisorio dei danni lo faremo al termine di questa giornata, dopo i sopralluoghi che svolgeremo in Valbormida e nell'entroterra di Imperia e due incontri nelle prefetture di Savona e Imperia". Lo ha detto il governatore ligure Giovanni Toti incontrando la stampa insieme con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio

CURCIO A GENOVA -  "Questi eventi hanno portato disagi e preoccupazione ma prendiamo atto che in Liguria non ci sono feriti anche se, purtroppo, in Piemonte c'è un disperso. Partiamo da questa analisi per valutare quanto la prevenzione possa aiutare a superare queste fasi. Però non diamo per scontato il raggiungimento di certi obiettivi. Dobbiamo mantenere oliato il sistema, non distrarci", ha detto il capo della Protezione Civile Curcio durante la conferenza stampa in Regione


100 MILIONI DI DANNI -  Ammonta a 100 milioni di euro la primissima stima dei danni causati dal maltempo che ha investito l'Imperiese e il Savonese, con conseguenze pesanti specialmente per l'entroterra. Ad annunciarlo è l'assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi poco prima dell'arrivo in giunta di Fabrizio Curcio, capo nazionale della Protezione civile. 

CROLLA PONTE A BARDINETO -
Il ponte di Brigneta nel comune di Bardineto, alle spalle di Borghetto santo Spirito (Savona) e' crollato e il ponte a Principi e' seriamente lesionato dopo la piena del Bormida. Buona parte del paese è in black out elettrico e idrico.

ANCORA ISOLATI - Risultano ancora chiuse le strade tra Mendatica e Cosio di Arroscia, tra Carpasio e Montalto Ligure, Apricale e Baiardo, Pigna e Langan e, poi, la statale 28 nel tratto tra Acquetico, nel Comune di Pieve di Teco e il Comune di Pornassio e la provinciale per Caravoniva. Risultano invece isolati: il Comune di Armo, le frazioni Calderara, Moano e Trovasta, nel Comune di Pieve di Teco e la frazione Cenova di Rezzo. Per quanto riguarda gli sfollati, abbiamo ancora: 4 persone a Pornassio; 8 in frazione Lavina di Rezzo; 3 a Vessalico e 5 a Ventimiglia dove il vento ha scoperchiato due abitazioni.

"QUASI COME NEL '70" -
 “Valori superati solo dall’alluvione del 1970”. Federico Grasso di Arpal sintetizza così i numeri delle precipitazioni disastrose che hanno colpito il Ponente ligure. Un’allerta meteo prima arancione e poi rossa che da lunedì ha visto piovere centinaia di millimetri di pioggia sulla regione. Il dato record è quello di Fiorino (Genova Voltri), oltre 600 mm, mentre sulle alture tra Valbormida e Riviera di Ponente hanno sfiorato i 400 mm.

IL SOPRALLUOGO
- Matteo Renzi potrebbe potrebbe compiere una deviazione dal suo percorso sabato, dopo la visita a Savona. "La situazione è critica ma c'è stata una gestione straordinaria da parte della Regione, delle prefetture, dei sindaci e dei cittadini. Dipende poi da come misuriamo l'eccezionalità dell'evento: i valori sono impressionanti", ha detto Curcio.

ACQUA POTABILE - Cairo Montenotte manca l'acqua potabile, che al momento viene fornita con autobotti.  A Savona acqua torbida nella serata di giovedì, ma l'assessore Pietro Santi conferma che l'acqua è potabile ovunque. L'acqua non è potabile - si consiglia di bollirla - ad Albenga, Ortovero, Cengio e Tovo San Giacomo.

ASL2: ACQUA POTABILE A SAVONA - L'acqua è potabile a Savona, lo comunica in una nota l'ASL2: "A seguito del nubifragio di ieri la S.C. Igiene degli alimenti e  della nutrizione, rassicura i cittadini di Savona circa la potabilità dell’acqua erogata in quanto, a seguito di controlli e verifiche da parte dell’Acquedotto, il parametro della torbidità e cloro residuo libero rientrano nei limiti previsti dalla normativa vigente. L’Azienda prosegue con le dovute verifiche previste in questi casi di emergenza, tra le quali campionamenti prelevati presso le strutture ospedaliere dell’ASL2 savonese".

Nella notte le piogge torrenziali hanno nuovamente colpito il Ponente già devastato giovedì. In tutto ci sono circa 200 persone sfollate e decine di frazioni isolate. Cosio d'Arroscia, Mendatica e Montegrosso Pian Latte sono rimasti isolati. La Statale 28 da Pieve a Pornassio è chiusa in più punti per smottamenti e riaperta in tarda mattinata. Interrotta la strada Carpe tra Toirano e Bardineto. L'area del comune di Pieve di Teco è interessata da frane e danni diffusi. Allagamenti a Ventimiglia, in regione Sgorre ad Albenga, alberi caduti a Celle Ligure. A Genova rami sono caduti in via Carso e in via Gavette. Rientrati gli sfollati di Riva Ligure e Ceriana. 

Situazione grave nel savonese. Una villetta evacuata a Pallare a causa di una frana. A Murialdo 40 persone sono ancora isolate per il crollo del ponte delle Fucine. Un altro ponte è crollato a Brignata di Bardineto. Frane a Pallareto e Conradi. Sette famiglie sono semi isolate a Tovo San Giacomo per una strada distrutta dal Maremola. A Cengio distrutti gli impianti sportivi. Chiuse al transito veicolare via Ferro e la parte inferiore di via Teso che parte da via 18 Gennaio. Un centinaio di evacuati a Millesimo. A Roccavignale undici frane in pochi minuti, la frazione Valzemola è senza corrente.

Nell'entroterra più a Ponente, le valli Arroscia e Argentina risultano le più colpite. Isolati i comuni di Cosio di Arroscia, Mendatica e Montegrosso Pian Latte. In frazione Lavina del Comune di Rezzo, una grossa frana ha coinvolto alcune abitazioni. Non le ha travolte, ma pietre e fanghiglia hanno bloccato la loro porta di casa e, per fortuna, non si registrano feriti. Otto le persone che sono state soccorse. Nel comune di Vessalico isolate Lenzoli Siglioli e acqua non potabile. Tranciata tranciata una conduttura del gpl ed ora la frazione è isolata. Notte di apprensione anche nel bacino del Centa, che ha di nuovo sfiorato l'esondazione.

La perturbazione si è spostata a Levante per poi esaurirsi nella mattinata. La Regione ha annunciato che chiederà lo Stato di emergenza. Alle 12 in Regione è atteso il capo della Protezione civile Curcio che poi sarà a Savona e Imperia in prefettura per partecipare a una riunione con il governatore Giovanni Toti, l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e i sindaci dei Comuni del Savonese e dell'Imperiese danneggiati dalla perturbazione.

"È presto per fare la conta dei danni, ma a Curcio anticiperemo la richiesta dello stato di calamità di cui ho già parlato con Chiamparino. È stata una delle perturbazioni più pesanti che ha colpito la Liguria negli ultimi dieci anni, ma la macchina dell'emergenza ha funzionato bene", ha detto Toti in attesa di Curcio. La Giunta intanto ha approvato la richiesta

Danni pesanti, appunto, che si sommano a quelli di giovedì. In Valbormida entrambi i rami del fiume sono esondati in più punti, con allagamenti in tutta la valle, strade interrotte e paesi rimasti per ore senz'acqua e senza luce. Decine di evacuati e case isolate. L'Argentina è uscito dagli argini a Montalto, Morini di Triora e Badalucco, mentre a Taggia ha lambito i ponti. Sul punto di esondare anche l'Armea a Sanremo, allarme poi rientrato. L'Arroscia ha generato piccole esondazioni a Ortovero e soprattutto nell'alta valle, a Pieve di Teco. Esondati il Neva a Cisano, il Varatella a Toirano e Borghetto e il Maremola a Pietra Ligure, dove una decina di auto sono state travolte dalla piena. In serata un nubifragio violentissimo (oltre 70 mm in un'ora) ha colpito le alture di Savona. Il Letimbro è tracimato al Santuario e nella zona della foce, nel capoluogo. 

La testimonianza di Dario Valeriani, sindaco di Pietra Ligure, è drammatica: "La situazione è stata catastrofica, un manicomio. Stiamo già iniziando a contare i danni, che sono tanti. Ci sono persone che hanno perso tutto. Un negozio completamente invaso dalle acque, allo stesso modo un appartamento vicino, auto e moto distrutto. La viabilità per Tovo San Giacomo è interrotta. Il fango si solidifica in un modo orribile. Il torrente Maremola si è ingrossato nel giro di 40 minuti ed è salito di oltre un metro. Non sapevo davvero come affrontare la situazione. Se finisce qui, possiamo rimboccarci le macchine e ricominciare".

Decine gli smottamenti che nel corso della notte hanno interessato a macchia di leoopardo l'entroterra, anche se la situazione più difficile è stata sulla statale 28 chiusa in due punti: al chilometro 96+100, nel territorio comunale di Pornassio, dove nella mattinata era esondato il rio Serpente e al chilometro 106+100, in frazione Acquetico di Pieve di Teco. La pioggia è continuata a scendere per tutta la notte anche sulla costa, ma gli interventi in questo caso sono stati di più lieve entità: per allagamenti di scantinati o negozi, in via Roma e in corso Limone Piemonte, a Ventimiglia e per pali o insegne pericolanti a Sanremo.

VIABILITA' NEL GENOVESATO - Tre cedimenti a valle sulla SP73 del Faiallo (ai km. 2,4 – 4,1 – 5,1) e alcuni massi caduti dal versante sulla SP52 della Madonna della Guardia all’altezza della località San Bernardo. Su queste criticità sono subito intervenute squadre e mezzi della Città metropolitana di Genova con il coordinamento del suo centro operativo viabilità, costantemente aperto per tutta l’allerta meteo e sino alle 15 di oggi. Entrambe le strade della rete metropolitana sono transitabili, con restringimento della carreggiata sulla SP73 in corrispondenza dei tre cedimenti e con una protezione in new-jersey della strada sulla SP52 all’altezza del tratto da cui si sono staccati i massi dal pendio.

I DATI - Le cumulate delle ultime 24 ore vedono al primo posto le alture della Val Bormida: 394.2 mm a Calizzano, 378.8 sul Melogno ma anche 366.6 a Pieve di Teco, in valle Arroscia, e 262.2 al Santuario di Savona. Il record di pioggia oraria è stato a Ventimiglia (33.4 mm).

A GENOVA - Nella notte forte pioggia anche su Genova, ma senza particolari problemi. Un albero è caduto in via Carso, strada interrotta in attesa della rimozione e poi riaperta. Le scuole sono aperte, mentre la Sopraelevata è chiusa a moto, furgonati e telonati per via del forte vento.