Ad accorgersi dell’evasione sono stati la madre e il fratello, che hanno chiamato le forze dell’ordine. L’omicidio per cui Anchundia doveva scontare 22 anni e 6 mesi risale al 2014.
Durante una serata al “Las Vegas” un altro ecuadoriano, Pablo Francisco Trivino, osa fare un complimento alla fidanzata di un amico di Anchundia. Parte il litigio che diventa una contesa tra gang rivali. I buttafuori cacciano tutti e la rissa si sposta per strada. Quaranta persone coinvolte, finché Anchundia non tira fuori il coltello. Il primo colpito a morte da una coltellata è proprio Trivino, sgozzato. Un altro, Diego Arcalle, si salva per miracolo. “Volevo proprio ammazzarlo”, ripeteva l’assassino alla Polizia.
Ora nei confronti di Anchundia è stato diramato un ordine di cattura e le ricerche sono estese a tutto il territorio nazionale.
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