E' stata riaperta a Torino l'udienza preliminare per il caso Eternit bis, dove l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny è imputato per la morte di 258 persone esposte all'amianto lavorato dalla multinazionale con l'accusa di omidio doloso. La difesa chiarire il grado di consapevolezza di Schmidheiny nella catastrofe con cui si dibatterà sulla distinzione dell'omicidio tra volontario e colposo.Nell'ultima udienza l'avvocato Astolfo Di Amato aveva sostenuto di non credere che vi fosse stato dolo, e ha commentato la riapertura del processo: “Tenendo presente la sentenza del 21 luglio della Corte Costituzionale, questo processo non dovrebbe neppure essere celebrato". Il pm Gianfranco Colace e le parti civili, tra cui la presidenza del consiglio dei ministri, non sono d'accordo
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