porti e logistica

Toti incontrerà il ministro Delrio per condividere i nomi dei presidenti
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Direi che ora ci siamo, i giochi sono davvero aperti. Domani il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti incontrerà a Roma il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio per condividere i nomi dei Presidenti liguri delle Autorità portuali della Liguria e per esaminare la situazione delle eventuali proroghe degli accorpamenti di Genova-Savona e di Spezia-Carrara.


PORTO SPEZIA

Su Spezia finisce ufficialmente l'epoca di Lorenzo Forcieri ed entra Carla Roncallo, dirigente della Regione Liguria del settore infrastrutture e porti.
Anni 53, madre di due figli, già direttrice del compartimento Anas Liguria, Roncallo è molto stimata in tutti gli ambienti e ha due caratteristiche non trascurabili: diventa una delle quote rosa del sistema portuale italiano, come desiderava proprio Delrio, e rende la pariglia all'invasione spezzina a Genova, andando lei, genovese, a governare il porto di Spezia. Una rivoluzione.

PROROGHE

A Spezia è probabile che non venga concessa alcuna deroga all'accorpamento con Carrara o, nel caso, sarà una deroga brevissima, giusto il tempo di comporre il Comitato di gestione entro fine anno. Peraltro è bene chiarire che Carrara e la Regione Toscana non hanno chiesto alcuna deroga all'accorpamento e la richiesta è stata presentata al Mit solo da parte ligure. 

Intanto il Presidente Commissario di Spezia Forcieri tenta il colpo di coda e ha di nuovo convocato il comitato portuale spezzino per il 25 di ottobre, quando addirittura il nome della nuova Presidente sarà già stato indicato da Delrio e Toti. Un tentativo in extremis di ingessare qualsiasi visione diversa dalla sua che potrebbe avere la nuova Presidente.

SEGRETARI GENERALI

Ci sarà chi combatterà per vedere confermato l'attuale segretario generale Santini, ma ritengo che sia un approccio totalmente sbagliato. A Spezia come in ogni altra Autorità, al di la di meriti o demeriti dei diversi segretari generali, è fondamentale applicare uno spoil system virtuoso, quindi tocca ai nuovi presidenti, e solo a loro, fare questa scelta, essendo quello del segretario generale un ruolo altamente fiduciario.

Devono partire bene queste nuove Adsl, non alimentando conflitti tra i due soggetti principali che dovranno operare per rilanciare l'intero sistema portuale italiano. E guai se si ragionasse con il manuale Cencelli applicandolo alla riforma che dovrebbe mettere fuori la politica e i conflitti di interesse dai porti del Paese.


PORTO GENOVA/SAVONA

Non è ancora arrivato e Signorini, presidente in pectore, viene già tirato per la giacchetta! Deve fare questo e quest'altro e quest'altro ancora! Invece è utile che si prenda il tempo necessario per dire pubblicamente che porto vuole disegnare per il futuro di Genova e Savona. O come pensa di fare una cosa unica del nuovo porto Genova-Savona, compresi il Vte e la nuova piattaforma di Vado.

Rendiamoci conto che Signorini dovrà tracciare le linee guida di un sistema in totale fase di evoluzione: qual è la capacità di ricezione container in Liguria? Con 2 milioni al Vte, 800 mila a Vado, pescaggio per navi da 20.000 teu, l'incertezza delle compagnie ( vedi il caso Hanjin), non sarebbe anche giusto pensare ad un ampliamento delle banchine da dedicare a crociere nel Porto Vecchio che danno ben più ricchezza a Genova? E non sarebbe giusto ridisegnare le concessioni nell'area di Sampierdarena, magari accorpando vari terminal per farne uno solo, di dimensioni sempre al limite minimo rispetto ai grandi porti europei, per metterli in un maggiore equilibrio economico? E ancora: come verrà integrato il terminal carbone in difficolta e in scadenza e le aree della centrale Enel?


IL FUTURO DEL PORTO E DELLA CITTA'

Ci stiamo giocando il futuro del porto ma ancor di più quello delle città e quindi la questione riguarda tutti noi, non solo chi opera sulle banchine.
E' necessario che il nuovo Presidente e il nuovo segretario generale traccino nei primi 100 giorni la loro idea di porto e la illustrino a tutto il territorio. Da qui parte davvero il possibile rilancio di Genova, Savona, La Spezia e della Liguria. I nuovi Presidenti devono sentire questo peso e questa grande opportunità di segnare il cambiamento.

I NUOVI PRESIDENTI E MEMBRI DEL COMITATO DI GESTIONE

I nomi di diversi Presidenti arriveranno già la prossima settimana in Commissione al Senato, così come andranno alla Camera. Appena scelti, i neo nominati dovranno chiedere a tutti gli enti (comuni interessati, regioni interessate, capitaneria di porto) di indicare il loro rappresentante nel nuovo Comitato di Gestione. Bisogna ricordare che non potranno essere nominati soggetti incompatibili perché in conflitto di interesse, e che i prescelti dovranno comunque avere, come previsto dalla legge, le medesime caratteristiche dei Presidenti, quindi una comprovata esperienza nel settore. Mi aspetto anche possibili forzature nelle nomine da parte degli enti e possibili retromarce per aver proposto soggetti non coerenti con i parametri descritti. Ma staremo a vedere.


PORTO SAVONA

La neosindaca Caprioglio dovrebbe proporre a Signorini il nome di Luciano Pasquale, cioè il personaggio che, vedendoci lungo come spesso gli è accaduto, l'ha lanciata come candidata sindaco del centrodestra.


GRANDI MANOVRE NEI TERMINAL

Intanto i cinesi della Cosco hanno comprato una quota importante del porto di Vado, ceduta da MAERSK. Questo fatto comporterà uno spostamento di COSCO da Genova a Savona, ma con quali conseguenze per il capoluogo ligure? Per fortuna ora saranno un porto solo, ma gli spazi e le banchine andranno ripensati in modo organico, senza avere eccessi di aree dedicate ad alcuni settori lasciandone altri in espansione e a maggior tasso occupazionale in forte difficoltà. Sempre su Vado, inoltre, si dovrà vedere come portare avanti la costruzione della piattaforma, viste le sostanziali modifiche costruttive su cui a breve dovrà pronunciarsi la Regione Liguria.