E' stata estesa anche alle discariche la ricerca della testa di Albano Crocco, l'ex infermiere di 68 anni ucciso e decapitato nei boschi di Lumarzo martedì mattina. Secondo i carabinieri di Chiavari e del nucleo investigativo, coordinati dal pm Silvio Franz, il killer potrebbe avere gettato la testa in un cassonetto oppure direttamente in una discarica insieme all'arma del delitto.
Per questo i militari stanno acquisendo le immagini delle telecamere di negozi, banche, ma anche dei comuni per trovare un possibile passo falso commesso dall'assassino. Al momento l'unico indagato è il nipote della vittima, Claudio Borgarelli: i due in passato avevano avuto dissidi, come ammesso dallo stesso nipote. Le indagini però sono dirette anche verso altre persone, almeno due, che potrebbero avere avuto dissidi con Crocco.
Per questo i militari stanno acquisendo le immagini delle telecamere di negozi, banche, ma anche dei comuni per trovare un possibile passo falso commesso dall'assassino. Al momento l'unico indagato è il nipote della vittima, Claudio Borgarelli: i due in passato avevano avuto dissidi, come ammesso dallo stesso nipote. Le indagini però sono dirette anche verso altre persone, almeno due, che potrebbero avere avuto dissidi con Crocco.
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