cronaca

Non si segnalano feriti, il sindaco Orlandi: "Territorio duramente provato"
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È stata una mattina di paura nello spezzino, colpita all'alba da una mini alluvione lampo che ha causato molti danni. Un'autentica bomba d'acqua si è abbattuta con particolare violenza nella zona tra Arcola e Vezzano. In poco tempo i piccoli corsi d'acqua sono esondati e molte strade della zona si sono allagate. 

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Non si segnalano feriti, ma i danni alle cose sono ingenti. In rinforzo ai vigili del fuoco spezzini sono arrivate squadre da Massa Carrara e da Genova. È successo tutto all'alba, tra le 5.30 e le 8.00. In pochissimo tempo sono caduti oltre 100 millimetri d'acqua. La stazione Arpal di Fornola ne ha rilevati 113.

La situazione più critica si è vissuta a Vezzano Ligure, in via Don Minzoni. I due canali Botro e Molinello si sono ingrossati e sono esondati invadendo alcune abitazioni.

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Quindici famiglie sono state costrette a salire ai piani alti delle loro abitazioni, tra cui un disabile, soccorso dai vigili del fuoco. In funzione elettropompe e motopompe, volontari protezione civile, in alcune case raggiunto il metro d'acqua.

Ad Arcola (VIDEO) è rimasta chiusa la scuola media ed è saltata la seconda prova d'esame. Qui il sindaco ha tenuto chiuse anche le scuole d'infanzia. Sempre ad Arcola, nella zona di Ressora e Ponte di Arcola, alcune famiglia sono state costrette ad abbandonare le case allagate. Vari gli smottamenti che hanno complicato la circolazione stradale: senso unico alternato sull'Aurelia tra Ressora e Prati di Vezzano.

Testimoni raccontano di un "unico fiume d'acqua" da Romito Magra al Guercio, ad Arcolo he anche in quella zona canale uscito in strada. Smottamenti sull'aurelia tra Arcola e Vezzano, ma la strada non risulta interrotta. 

Problemi anche nel capoluogo e nella zona di Lerici. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per liberare persone rimaste intrappolate nei sottopassi. La strada della Ripa è chiusa a causa del pluviometro che ha fatto scattare automaticamente il semaforo rosso.

"È stato un fenomeno preoccupante - ha dichiarato in diretta a Primocanale il sindaco di Arcola Emiliana Orlandi - anche perché non c'erano previsioni che annunciavano precipitazioni così intense. Ci sono allagamenti e frane. Abbiamo attivato il COC, centro operativo comunale, il territorio è duramente provato. Per fortuna non ci sono feriti".

"È stata una vera bomba d'acqua, ci sono problemi per le attività produttive e per i residenti. Abbiamo aperto subito il COC, saremo in campo tutto il giorno. Questo tipo di evento non era assolutamente prevedibile. È ancora difficile contare i danni", spiega a Primocanale il sindaco di Vezzano Ligure, Fiorenzo Abruzzo.

È già il terzo episodio di forte maltempo nello spezzino nel giro di pochi giorni. Dieci giorni fa era stata colpita la riviera tra La Spezia e Deiva Marina, con piccole frane, allagamenti in città e fiumi ingrossati. Domenica scorsa una forte grandinata ha danneggiato le coltivazioni di uva da sciacchetrà alle Cinque Terre compromettendo la produzione vinicola. Nella giornata di ieri, infine, una frana ha interrotto la strada tra Riomaggiore e Manarola. 

LA POLEMICA - "Degli ultimi quattro eventi meteorologici che hanno interessato il nostro territorio il sistema di allerta della Regione Liguria non ne ha indovinata una". Lo afferma il sindaco della Spezia e presidente della Provincia Massimo Federici, dopo la bomba d'acqua che ha colpito lo spezzino. "Abbiamo assistito a un'allerta gialla senza una goccia d'acqua, a un arancio che si è rivelato un flebile giallo, a un giallo che era invece un violento rosso e in ultimo per il nubifragio più disastroso, quello di queste ore, a neppure un cenno di preavviso", sottolinea Federici.

"Ci mancherebbe, la meteorologia non è una scienza perfetta. Ho sempre trovato disdicevole l'uso spregiudicato fatto di questa materia per ragioni di polemica politica e spero che quanto detto sia di monito a tutti coloro che in passato hanno cinicamente fatto un uso strumentale del tema", afferma il sindaco di La Spezia, secondo il quale "resta il fatto che quanto accaduto soprattutto stanotte debba far riflettere sull'attuale funzionamento del sistema per apportarvi i necessari correttivi".

Anche il sindaco di Sarzana, Alessio Cavarra, ha attaccato via twitter: "La Regione si svegli: il sistema così non va. Procurano allarme quando non serve e non avvisano quando maltempo devasta". A Sarzana le conseguenze delle forti piogge sono state limitate, con allagamenti in parcheggi sotterranei e locali seminterrati.

Altra polemica è invece quella del consigliere regionale spezzino del M5s, Francesco Battistini: "Come mai, in piena emergenza, non sono stati allertati i sommozzatori di La Spezia, preferendogli il Nucleo di Genova? "Per quale motivo si è scelto di non affidarsi alla professionalità, apprezzata e riconosciuta, del Nucleo Sommozzatori spezzino? "Non vorremmo che alla base di questa scelta non ci sia stata una subdola, quanto scellerata, intenzione di chiudere il presidio".

ARPAL: "IMPREVEDIBILE" - "I forti temporali che hanno interessato alcuni comuni del levante spezzino questa mattina fra le 5 e le 8 sono il frutto di una convergenza localizzata, al confine con la Toscana, fra venti meridionali di sud est e sud ovest. La modellistica di ieri, e le conseguenti previsioni, indicavano la possibilità di rovesci moderati; tutti gli indici considerati non davano luogo all'emanazione dell'allerta per temporali, che scatta solo in presenza di alta probabilità di fenomeni forti". Così Federico Grasso di Arpal spiega cosa è accaduto all'alba nello spezzino.

"L'aumento dell'intensità dei venti da sud non era prevedibile, e ha portato 108 mm d'acqua in tre ore su Fornola, 87 mm a Sarzana, con picco orario da 56 mm. Una quantità d'acqua certamente sufficiente a far saltare i piccoli canali, ma nemmeno confrontabile con le ultime alluvioni regionali: nel 2014 erano caduti in una sola ora 141 mm, e addirittura 181 mm nel 2011. Le celle temporalesche della prima mattinata rientrano pertanto nella categoria di fenomeni meteorologici che la scienza attualmente non può in alcun modo prevedere con l’anticipo che tutti vorremmo. Purtroppo quando interessano porzioni di territorio fragili, gli effetti al suolo sono considerevoli anche in presenza di eventi temporaleschi importanti, ma non eccezionali come quelli odierni".

GIAMPEDRONE: "CI FIDIAMO DI ARPAL" - "Come Arpal ha già ben specificato, quanto accaduto nelle prime ore di questa mattina in alcuni Comuni del levante spezzino rientra nei fenomeni meteorologici che la scienza attualmente non può in alcun modo prevedere. Pertanto riteniamo doveroso rinnovare tutta la nostra fiducia nell'operato del centro funzionale di Arpal, consapevoli che purtroppo gli effetti di forti piogge localizzate, anche se limitate nel tempo e nei quantitativi, possono produrre disagi alla popolazione, come avvenuto, che comprendiamo pienamente". Lo afferma l'assessore regionale alla Protezione civile e all'Ambiente, Giacomo Giampedrone, che sottolinea che si tratta di "un territorio su cui il delicato tema del dissesto idrogeologico, frutto anche dell'abbandono in cui è stato lasciato per anni, ha reso ancora più fragile".