
Il Palaroja sarà così urgentemente oggetto di cambio di utilizzo temporaneo per accogliere le persone migranti che dovranno lasciare - per evitare il profilarsi di rischi igienico-sanitari, così come indicato nell’ultima relazione dell’Asl - il ricovero di fortuna della Chiesa di Sant’Antonio delle Gianchette. A gestire questo centro di prima assistenza saranno la CRI, la Caritas e l’Arci, che coordineranno servizi di riparo, distribuzione alimentare e di mediazione che permetta alle persone in cammino di acquisire informazioni sul proprio status giuridico.
Ancora allo studio invece i possibili futuri luoghi dove installare un centro di accoglienza temporaneo che si sostituirà, alla fine del mese di giugno, al Palaroja. Il punto di accoglienza transitoria (48h è il tempo di permanenza massimo) coprirà le prime e primarie esigenze umanitarie e sanitarie e servirà per evitare il proliferarsi di insediamenti di “fortuna” distribuiti sul territorio, con risvolti rilevanti anche ai fini dell’ordine pubblico.
IL COMMENTO
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