cronaca

Un mese dopo la visita di Alfano la situazione è peggiorata
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"Questa è una situazione che da emergenziale sta diventando ordinaria. Non credo, infatti, che i flussi di arrivi diminuiranno nei prossimi giorni". A dirlo è il responsabile della Caritas di Ventimiglia Christian Papini che è intervenuto ai microfoni di Primocanale per fare il punto sulla situazione all'interno della chiesa di Sant'Antonio. 

All'interno della struttura sono presenti oltre 600 persone. Tanti i nuclei familiari con bambini anche molto piccoli arrivati in queste ore. Per loro la Caritas ha messo a punto un sistema di accoglienza differente e, con il loro consenso, vengono distribuiti in altre parrocchie sparse sul territorio. 

In queste ore è presente nei pressi della chiesa anche un presidio sanitario che sta effettuando controlli a tappeto sui migranti. Non si registrano al momento particolari preoccupazioni, le accortezze maggiori riguardano la varicella, dopo che alcune persone sono state contagiate nei giorni scorsi. A causa dell'inizio del Ramadan la distribuzione dei pasti ha subito alcune modifiche e la cena viene consegnata dopo le ore 22 e vengono lasciati alcuni pasti per il mattino presto.

Nel frattempo proseguono i colloqui per cercare una soluzione strutturata al problema.
Il sindaco Enrico Ioculano propone l'apertura di un centro d'accoglienza temporaneo - c'è da capire tuttavia dove, per chi, per quanto tempo e con quali risorse economico - e in queste ore ha incassato anche l'appoggio di Anci Liguria. "Il Ministero dell'interno deve capire che questa è l'unica soluzione possibile a questo punto", ha detto il segretario regionale Pierluigi Vinai. Un appello, dinque, al ministro Alfano, che soltanto un mese fa era venuto a Ventimiglia promettendo che i migranti nella città di confine "non devono arrivare". Parole che, vista la situazione della chiesa di Sant'Antonio, suonano oggi come una beffa.