cronaca

Ancora polemiche e ritardi sulle opere
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Alla fine la giunta della Spezia è stata costretta alla marcia indietro: il parcheggio di Piazza Europa realizzato dalla Camera di Commercio non sarà acquisito dal comune. Lo stop all’operazione (sarà ratificato in settimana), che era stata duramente contestata dall’opposizione, è stato deciso dal sindaco a seguito del mancato incasso della cessione delle azioni Salt.

Ma appare evidente come dagli uffici di piazza Europa sia arrivato un monito alla giunta: l’operazione avrebbe potuto sollevare dei rilievi da parte della corte dei conti. L’amministrazione avrebbe dovuto sborsare sei milioni di euro, da finanziare con un mutuo. Gli accordi di cinque anni fa tra Camera di Commercio e Comune prevedevano invece che l’opera l’avrebbe realizzata e finanziata interamente l’ente camerale, donandola alla Spezia, dopo aver ammortizzato i costi dell’operazione.

Da qui la dura reazione delle minoranze in Consiglio che avevano anche avviato una petizione popolare per bloccare la spesa, giudicata inutile, da parte dell’amministrazione. La prossima commissione bilancio ratificherà l’annullamento della delibera. Giulio Guerri, consigliere di minoranza della lista “La nostra città” da sempre in prima fila contro l’acquisizione del park, esulta: “Il dietrofront della giunta è la prima vittoria della città – dice

"La nostra iniziativa di denuncia e di mobilitazione - prosegue Guerri - ha consentito di far conoscere ai cittadini come la giunta comunale intendeva sprecare, ancora una volta, i loro soldi”. Ma le polemiche non si fermano. Il progetto iniziale è stato modificato: piazza Europa e la sua storica fontana non avranno lo stesso aspetto e si parla di una “soletta” non idonea a reggere i carichi della Piazza. I tempi del cantiere si stanno allungando.

"Pretendiamo – conclude Guerri - che siano fatti tutti gli accertamenti e collaudi del caso ed è chiaro che, in base a quelli che saranno gli esiti, la città non potrà restare indifferente all'ulteriore danno subito sul piano della fruibilità degli spazi pubblici e della sicurezza. Un danno che qualcuno dovrà pagare."