Il lucchetto che non ti aspetti appare alla faccia di tutti quelli che speravano finalmente di aprire la porta alla normalità. Accade in Lungomare Canepa, dove qualche giorno fa è intervenuta la Polizia municipale per ripulire e ridare un senso di civiltà a quell’area che era diventata terra di nessuno. Ma il sorriso di abitanti e commercianti dura il tempo di un sospiro. Perché all’angolo con via Molteni c’è sempre un ex autolavaggio che ormai da mesi ospita una famiglia di rom: “Fanno i loro bisogni a cielo aperto, è una situazione insostenibile. Da mesi chiediamo che si proceda ad uno sgombero ma niente. C’è stata un po’ di pulizia, soprattutto grazie a Primocanale che ci ha affiancato in questa battaglia ma abbiamo paura che tutto torni come prima e poi dopo la pulizia abbiamo scoperto che i rom hanno messo un lucchetto in un ingresso di questo ex autolavaggio: siamo al paradosso”, denuncia Silvano Pirola, commerciante della zona
Proprio così. Dal tramonto all’alba il blitz di questi rom che mettono un bel lucchetto e tanti saluti. “Siamo a questi punti, non ci sono parole – aggiunge Stefano, che abita a pochi metri da questa zona – chi occupa questa struttura pensava magari che andassimo noi a sporcare…”. Ride Stefano, ma la rabbia è fortissima. Ci manca solo un cartello appeso sulla fatiscente porta d’ingresso: da qui non si passa. Peccato che la legge dice un’altra cosa: voi che siete dentro dovete uscire, si chiama occupazione abusiva. Invece c’è un bel lucchetto che non ci dovrebbe essere. La normalità e il buonsenso restano sempre fuori dalla porta anche questa volta.
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