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Inaugurato il nuovo passaggio coperto sul "fantasma" architettonico
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Inaugurato nel centro storico di Genova il nuovo collegamento diretto – e interamente coperto – fra Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, un passaggio agevole fra due dei palazzi che compongono i Musei di Strada Nuova, che permette di ripercorrere la storia di uno dei più importanti complessi religiosi della Genova medievale: San Francesco di Castelletto. Il percorso consente infatti di riscoprire un autentico “fantasma” architettonico, evocato dalle colonne e dalle volte che si stagliano sulla facciata di palazzo Galliera e che si dispiega nell’ampio giardino antistante.

Con l’aggiunta di questo nuovo percorso, dalla Loggia di Palazzo Bianco il visitatore passerà in un vano interamente vetrato – una sorta di “giardino d’inverno” – da cui si possono ammirare le arcate superstiti della navata sinistra dell’antica chiesa di San Francesco, nonché una prima esposizione di frammenti marmorei e lapidei provenienti dall’antico convento; da qui può poi scendere nel corridoio di collegamento tra i due edifici dove, attraverso pannelli didattici e reperti ritrovati nell’ambito di scavi archeologici nell’area, viene raccontata la storia del distrutto complesso medievale. 

Il percorso si conclude quindi in un’interessante area di scavo dove sono stati riportati alla luce gli antichi vani sepolcrali destinati ai frati francescani, adiacenti all’area presbiteriale della chiesa. Prima di accedere a Palazzo Tursi, il visitatore può da qui uscire nel giardino superiore di Palazzo Bianco e godere di una piacevole pausa nella propria visita, apprezzando uno dei rari giardini storici ancora esistenti in Strada Nuova, esempio recuperato di tutti quegli spazi verdi di cui un tempo ogni palazzo della via era dotato. 

Il nuovo camminamento è parte integrante del percorso di visita dei Musei di Strada Nuova; sarà quindi possibile accedere con il normale biglietto di ingresso ai Musei.

L’intervento di recupero e riqualificazione – l’ultimo tassello dei macrointerventi iniziati nel 2004 nel polo museale di via Garibaldi – è stato reso possibile grazie all’inserimento nel programma POR per la concreta finanziabilità delle opere. Lo sviluppo è stato realizzato dalla Direzione Lavori Pubblici del Comune di Genova, con un progetto di Mirco Grassi, Luca Patrone e Roberto Grillo. Lo studio di Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni di Brescia si è occupato dell’allestimento dei reperti archeologici.

“Genova è impegnata a valorizzare la propria storia e realtà di città d’arte e cultura e sta affermandosi sempre più come meta turistica internazionale – commenta il sindaco Marco Doria – L’apertura di questo nuovo spazio nei Musei di Strada Nuova arricchisce un patrimonio culturale già molto vasto e prezioso che, per il suo richiamo, costituisce anche una rilevante risorsa economica. Lavoriamo per far conoscere Genova nel mondo e per far crescere il numero dei visitatori italiani e stranieri. Il sistema museale genovese e le eccellenze culturali che la nostra Città sta esprimendo sono elementi essenziali di una forte e rinnovata identità di Genova della quale i genovesi possono essere orgogliosi”.