cronaca

La risposta di Sibilla all'interrogazione: "Paga la ditta"
1 minuto e 4 secondi di lettura
Una piazza inesistente in vico Palla e cancellati invece con un colpo di penna (anche se sarebbe meglio dire di testa) i giardini Luzzati, il simbolo dell’Acquario di Genova sbagliato, un posteggio (uno dei pochi presenti in centro) non indicato in via d’Annunzio, e poi al chiostro di Sant’Andrea è stato assegnato il simbolo di un parco, il sito archeologico con i giardini Babilonia che danno su vico Vegetti e salita San Silvestro non è segnalato.

Benvenuti in una Genova sbagliata e creata dalla fantasia di una ditta che ha realizzato mappe turistiche nel centro di Genova, vincitrice di una gara bandita dal Comune “che doveva però controllare perché la responsabilità di trasferimento dei contenuti era dell’ente – accusa Cristina Lodi del Pd in consiglio comunale che ha presentato una interrogazione a risposta immediata all’assessore Carla Sibilla su oltre sessanta errori – voglio sapere quanto è costato e soprattutto chi paga il danno, visto che i cartelli dovranno essere rimossi e rifatti”.

L'assessore Sibilla ha quindi risposto che il Comune non dovrà pagare nulla: toccherà alla ditta incaricata di realizzare i pannelli correggerli e sostituirli a proprie spese. Sperando che la prossima volta sia dia almeno un'occhiata".