Gli orlandiani chiedono che vengano riviste le priorità, alla luce del mancato introito derivante dalla cessione delle azioni Salt. Queste risorse sarebbero servite, tra l'altro, per finanziare interventi sulle fognature e sull'illuminazione pubblica che ora rischiano di saltare.
Gli emendamenti puntano a spostare su questi interventi somme già disponibili legate ai cosiddetti "contributi Enel". Rinviando gli ulteriori stanziamenti per piazza Verdi a quando le azioni Salt saranno a disposizione.
Un'ipotesi, questa, che non convince il sindaco, costretto a fare i conti con una maggioranza sempre più lacerata.
Intanto questa sera si riunisce il Consiglio Comunale della Spezia che si apre con la sostituzione di Marcello Delfino, esponente del Pd che ha deciso di dimettersi dopo le tumultuose polemiche legate alla crisi della giunta Federici, risolta parzialmente con il mini rimpasto della scorsa settimana.
Delfino, orlandiano, in polemica con la sua stessa corrente perchè troppo morbida con il sindaco e la sua corrente, sarà sostituito da un paitiano, Enrico Chiocca.
L'ingresso di Laura Ruocco e Alice Parodi è servito a tamponare i buchi della squadra del primo cittadino che, ora, attende soprattutto la decisione degli orlandiani sull'eventuale ritorno in giunta.
Tra i dimissionari che avevano aperto la crisi in contrasto con il sindaco, sarebbe pronto a rientrare soltanto Luca Basile, a cui Federici, in accordo con il Ministro Orlando, avrebbe proposto anche il ruolo di vicesindaco.
Ma tra gli stessi orlandiani non tutti sono d'accordo: in molti sostengono che la battaglia non è stata portata avanti per ottenere poltrone. Ricavare dalla crisi il ruolo di vicesindaco dimostrerebbe il contrario.
Federici attende, la situazione di stallo complica le cose. Se Basile non dovesse entrare, probabile che il sindaco scelga soltanto un assessore, per assegnare la delega al bilancio, redistribuendo gli altri incarichi tra gli assessori in carica.
IL COMMENTO
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