
Emilio Cella, ex insegnante di un istituto del chiavarese, dovrà scontare 9 anni e 6 mesi di carcere. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna d'appello per violenza sessuale, atti osceni, corruzione di minori e maltrattamenti su disabili.
Rigettati, così, i ricorsi della difesa. La Corte ha confermato anche i due anni, con la condizionale, inflitti a Nicoletta Daniele, collega di Cella, accusata di avere concorso con lui nei reati di atti osceni e corruzione di minorenni per tre episodi. In primo grado, il 19 marzo 2014, i giudici avevano inflitto 3 anni e 2 mesi a Cella solo per maltrattamenti mentre lo avevano assolto dai reati di natura sessuale.
Di diverso avviso i giudici d'appello che, nella motivazione della sentenza, avevano sostenuto, in sintesi, che anche se l'intento di Cella non era quello di soddisfare una propria pulsione erotica, quei gesti erano sufficienti a condannarlo anche per violenza sessuale.
Le indagini erano state coordinate dal procuratore Franco Cozzi. Gli imputati e il ministero della pubblica istruzione erano stati condannati al risarcimento danni alle parti civili da liquidarsi in separato giudizio.
IL COMMENTO
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