Aaa colpo con una grande, in trasferta o in casa, cercasi. Già, perché la Sampdoria ripiombata nel gorgo della paura, nelle prossime 8 partite, dovrà dare una svolta a una stagione travagliatissima e caratterizzata , anche, da alcuni elementi distintivi inequivocabili. Ad esempio quello relativo alle vittorie contro squadre che sono davanti ai blucerchiati in classifica: solo tre volte, infatti, la Samp ha battuto compagini che attualmente sopravanzano Montella e i suoi. Due successi, quello contro il Bologna e quello, un po’ fortunoso, contro la Roma, arrivarono nella prima fase di stagione, con Zenga in panchina. Poi c’è stato il derby, una vittoria importante per molti aspetti e contro una squadra che ha più punti della Sampdoria.
E’ vero, le vittorie nelle sfide calde, quelle contro le dirette avversarie, sono arrivate ma punti pesanti sono stati persi, ad esempio, a Modena contro il Carpi o con quel gol assurdo di Belotti che ha dato un punto in più al Torino e due in meno alla Samp al 94mo.
Ora, da qui alla fine della stagione, le avversarie che stanno dietro saranno solo due, Udinese in casa e Palermo fuori. Poi Fiorentina fuori, Milan in casa, Sassuolo fuori, Lazio in casa, il derby e la Juventus, all’ultima giornata in trasferta.
Per la Sampdoria è necessario fare punti anche in quelle partite che, sulla carta, sono meno accessibili e, magari, anche vincerne una o più. Sia per dare un senso a una stagione davvero difficile che per mettere fieno in cascina e guardare cosa fanno gli altri. La volata salvezza non è semplice, ci sono un po’ di avversarie dietro, è vero ma la Sampdoria si deve anche aiutare da sola.
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