Nonostante l'inverno pazzo che ne ha fatto crollare la produzione, la mimosa si conferma regina della festa della donna e la provincia di Imperia leader nella produzione del tipico fiore giallo. Come spiega infatti la Coldiretti, nella Riviera dei Fiori "operano circa 1500 produttori e si realizza oltre il 90 per cento della produzione nazionale che per ben il 40 per cento viene destinata all'esportazione sul mercato olandese, ma anche in quello svizzero, francese e del nord Europa"."Quest'anno - riferisce la Coldiretti - un inverno particolarmente mite ha fatto fiorire le piante già a partire dal Natale e la produzione disponibile è stata decurtata di 1/3 a causa dell'anticipo di maturazione. Anche le piante coltivate in terreni altimetricamente più elevati hanno completato la fioritura prima del previsto e - precisa la Coldiretti - il prodotto disponibile è stato salvato con la frigo conservazione".
Le mimose da 70 anni esatti sono state scelte come simbolo della festa delle donne, a partire dall'8 marzo 1946, due giorni prima della prima partecipazione femminile al voto dopo la pausa imposta dal fascismo. La scelta di regalare un fiore era stata fatta in sintonia con quanto avveniva in Francia con le violette.
E' un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili; da qui l'importante valore ambientale perché è realizzata in Italia con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all'abbandono.
Nonostante le difficoltà, la Coldiretti stima che saranno comunque almeno 10 milioni i ramoscelli di mimosa regalati in occasione della festa della donna. Al consumo i ramoscelli hanno prezzi che variano dai 2 ai 15 euro a seconda della qualità, delle dimensione del mazzo e della confezione.
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