"Bernini è arrivato qui con tre magliette, per cinque minuti faceva il vicesindaco, per altri cinque il vicepresidente di società per Cornigliano e per altri cinque l'abitante di Cornigliano avendo l'obiettivo di far saltare l'accordo di oggi". Non le manda a dire Bruno Manganaro, segretario genovese della Fiom, dopo l'incontro in Regione sui lavori di pubblica utilità per i lavoratori Ilva.Un incontro che ha fornito risposte positive ai lavoratori, ma ha lasciato interdetta Società per Cornigliano, che dovrà finanziarli coi parte dei soldi destinati alle bonifiche del quartiere."Non credo che si possa utilizzare Società per Cornigliano per campagne elettorali - attacca Manganaro - Stiamo studiando il bilancio della società e abbiamo notato che vengono distribuite risorse per festival, associazioni e eventi. Sarà anche legittimo ma mi sembra un modo scorretto di utilizzare quei soldi. E in ogni caso prima viene il salario dei lavoratori poi semmai tutto il resto visto che società per Cornigliano è nata grazie all'accordo di programma e non per altri scopi".
Manganaro lancia a Bernini anche un invito provocatorio a dimettersi: "Ora che il Governo ha deciso legittimamente di utilizzare le risorse di società per Cornigliano, che gestisce fondi che arrivano dallo Stato, si lamenta. Poteva lamentarsi prima. Non si può a fine partita dire che non si era d'accordo su come si è giocato. Siccome è il vicesindaco di questa città se non è d'accordo si dimetta dalla sua giunta".
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